Amalfi, slitta l’udienza Tar del ricorso per le ultime elezioni amministrative. Il sindaco Milano “Motivi aggiunti dalla controparte”

4 maggio 2021 | 14:41
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Amalfi, slitta l’udienza Tar del ricorso per le ultime elezioni amministrative. Il sindaco Milano “Motivi aggiunti dalla controparte”

Amalfi, slitta l’udienza Tar del ricorso per le ultime elezioni amministrative. Lo scorso 21 settembre si sono tenute le elezioni amministrative con la vittoria di Daniele Milano su Alfonso Del Pizzo.  Il presidente del Tar Campania II sezione Salerno Leonardo Pasanisi ordinò la riconta delle schede conclusasi il 26 marzo e ora si aspettaval’udienza come ha riportato Positanonews in anteprima.

Gli avvocati della parte ricorrente , Torre e Abbamonte,  hanno presentato motivi aggiunti, quindi giocoforza si rinvia. Sono questioni di carattere numerico tipo sul registro dei votanti per cui dovrebbero essere , per la sezione uno, risulterebbero votanti 692 invece di 690 poi per per soggetti non deambulanti che non avrebbero avuto attestazione medica, inoltre si contesta l’attribuzione di un voto nullo, e qui entra in gioco sempre il Presidente se il voto era riconoscibile o meno, fermo restando che vi erano anche i rappresentanti di lista al momento dello scrutinio. Sono questioni tecniche che poi hanno spiegazioni nei fatti, come ben sanno i presidenti di seggio, che sono i principali responsabili delle operazioni di voto. Si tratta comunque solo ed esclusivamente di rilievi di parte . Si può annullare o no, rifare il voto per una sola sezione o, verificato il contraddittorio, sentito anche il Presidente si va avanti

Forse molto lo ignorano ma i “motivi aggiunti” sono essenzialmente nuovi rilievi non fatti al momento. E’ solo ed esclusivamente il perito nominato dal Tribunale a decidere se i conteggi sono corretti e la responsabilità, forse molti non lo sanno, è del Presidente di Seggio, che , in casi gravi, può arrivare anche al civile e al penale. Sul punto il sindaco Daniele Milano è apparso molto sereno “Sono motivi aggiunti dalla controparte”, per cui ci sanno le controdeduzioni della difesa e sarà il giudice a decidere. Il TAR se aveva elementi certi poteva già intervenire.

Ricordiamo che contro l’esito elettorale è possibile proporre ricorso, che deve essere redatto con motivi specifici che saranno esaminati dal giudice. Il ricorrente può dedurre motivi aggiunti nel caso in cui emergano ulteriori vizi del procedimento nel corso dell’istruttoria. Il giudizio elettorale è caratterizzato da una forte incisività dei poteri del giudice il quale può infatti modificare l’esito delle elezioni. Se non vi è la necessità di ulteriore istruttoria al termine della discussione il Tribunale decide direttamente la causa dando immediata lettura del dispositivo che nel caso di accoglimento del ricorso contiene la correzione del risultato elettorale.
Contro la sentenza di primo grado e possibile fare ricorso al Consiglio di Stato entro 20 giorni dalla notifica della sentenza di primo grado o, se non notificata, entro 6 mesi dal deposito in segreteria.

E’ evidente che la situazione potrebbe protarsi per mesi se non per anni visto che non vi è assoluta chiarezza e certezza di errori nelle operazioni di voto, è ovvio che una sconfitta così limitata faccia spingere alla via giudiziaria, anche se in altri casi, vedi Furore, anche li il paese della Costiera amalfitana spaccato in due e si poteva pensare legittimamente ad errori nel voto, ma valutare anche errori politici o sociali nel condurre la campagna elettorale cosa che dovrebbe fare anche chi ha visto per così poco ovviamente, si è optato, anche visto il momento difficile per il Coronavirus Covid – 19, la pandemia e la crisi economica per il turismo, a pensare a gestire questa emergenza.

comune amalfi