Arte Contemporanea. Intervista al bravissimo artista Lino Tardia, a cura di Maurizio Vitiello.






Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde il bravissimo artista Lino Tardia.
Lino Tardia nasce a Trapani nel 1938.
Consegue la maturità artistica, rifiuta l’incarico di docenza in Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Palermo e si trasferisce a Roma dove frequenta gli studi di Renato Guttuso e Saro Mirabella.
Nel 1955 inizia a esporre, ottenendo ben presto consensi in Italia e all’estero.
Partecipa a collettive insieme a Guttuso, De Chirco, Sironi, Treccani e altri autori noti nel panorama artistico internazionale.
Espone le sue opere in personali a Londra, New York, Chicago, Parigi, Huston, Ottawa e Tripoli. Dal 2001 al 2008 è titolare della cattedra di Pittura presso la RUFA (Rome Universcity of Fine Arts).
Nel 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Cultura.
Nel 2009, su invito del Prof. Claudio Strinati, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, si svolge la grande Antologica “La Scatola dei Miti” nelle sale dell’Appartamento Barbo di Palazzo Venezia a Roma.
Ha preso parte a numerosi premi nazionali e internazionali.
Tra i molti nomi illustri della critica ad essersi occupati del suo lavoro si ricordano Franco Grasso, Simone Gatto, Luciano Marziano, Gigi Bailo, Elio Mercuri, Giacomo Ambrosini, Dario Micacchi, Renzo Bertoni, Michele Calabrese, Aldo Gerbino, Salvatore Italia, Enrico Mascelloni, Renato Civello, Claudio Strinati e Andrea Romoli Barberini.
D – Può raccontare i desideri iniziali che nutriva?
R – Sì, da molto giovane ho subìto il richiamo della Capitale, che era in quegli anni rappresentato anche dalla presenza del maestro siciliano Renato Guttuso.
Ho quindi coronato il mio sogno, frequentando il suo studio e quello di Saro Mirabella, diventando suo allievo unitamente a giovani come me, pieni di tanto entusiasmo quali Piero Guccione ed Ennio Calabria.
Lo studio che fu del maestro, al civico 48 della allora mitica via Margutta, divenne poi per più di trent’anni il mio studio.
Anni pieni di incontri e frequentazioni importanti di una Roma che oggi non esiste più.
Dal mio studio sono passati tanti artisti e personaggi dell’epoca, mi fa piacere ricordare Novella Parigini e Federico Fellini, che spesso veniva a chiedermi le chiavi del mio studio per riposarsi in solitudine.
Non ho rimorsi, alla mia età, posso con fierezza dire che ho vissuto totalmente per l’arte e la pittura, anteponendola a qualsiasi interesse di parte, ritengo che non sia cosa da poco.
D – Mi può indicare gli artisti bravi che ha conosciuto e con cui ha operato, eventualmente “a due mani”?
R – Gli anni Sessanta segnano il mio passaggio dal Realismo all’informale e ancora alla Nuova Figurazione, secondo la maniera di Francis Bacon che incontro e frequento durante un soggiorno a Londra.
D – Quali sono le personali da ricordare e i temi trattati, di volta in volta?
R – Si tratta di un percorso molto lungo che ha compreso anche battute di arresto e momenti di incertezza.
Se guarda le mie opere del periodo giovanile si accorge che la mia figurazione era, comunque, tendente ad allontanarsi dalla realtà, quasi volesse cercare una via di fuga dal mondo visibile. Ho sempre cercato delle vie nuove di ricerca, dei codici inediti che progressivamente mi hanno accompagnato verso le forme che realizzo ora con una sicurezza e una consapevolezza che nell’arco di questi anni si è nutrita dei dubbi e delle incertezze del passato.
Tante le mostre, tra le personali mi piace ricordare: – 1960 : Milano, Galleria d’Arte “Cairola”; Erice (Tp), Galleria d’Arte “Ciclope” – 1961: Pescara, Galleria d’Arte “Verrocchio”; Palermo, “Circolo della Stampa”; Roma, Galleria d’Arte “La Feluca”; Roma, Galleria d’Arte “Trinità dei Monti”- 1962:Roma, Galleria d’Arte “La Feluca”; Roma, Galleria d’Arte “Consorti” – 1963: Trapani, Galleria d’Arte “Provinciale “; Parigi, Galleria d’Arte “Morantin” – 1964: Viareggio “Foyer Teatro Politeama”; Parigi, Galleria d’Arte “Ducan”; Londra, “St. Martin” Gallery’s – 1965: Palermo, Galleria d’Arte “L’Incontro” – 1966: Bari, Galleria d’Arte “La Rosta” – 1967: Roma, Galleria d’Arte “Il Vertice”; Ragusa, Galleria d’Arte “Sud Sud-Est” – 1968: Houston (USA) “Sala mostre Base Spaziale” – 1970: Mantova, Galleria d’Arte “La Saletta” – 1972: Roma, Galleria d’Arte “La Nuova Pesa” – 1973: Roma, Galleria d’Arte “Bateau Lavoir” – 1974: Cosenza, Galleria d’Arte “KB”- 1975: Reggio Calabria, Galleria d’Arte “Punto Blu”; Ostia Lido, Galleria d’Arte “La bottega del Quadro” – 1981: Erice (Tp), “La Salerniana”- 1986: Rende (Cs), “Museo Civico”- 1987: Roma, Galleria d’Arte “Treifalco” – 1996: Spoleto (PG), Galleria Comunale d’Arte Moderna di Palazzo “Ràcani-Arroni” – 1999: Roma, Galleria d’Arte “Edarcom Europa”- 2004: Roma, Galleria d’Arte “Edercom Europa”- 2007: Roma, “Rufartgallery”- 2009: Roma, Mostra Antologica “Palazzo di Venezia” – 2015: Marino(RM),”Museo Mastroianni” 2018: Galleria d’Arte “Edarcom Europa”.
Tra le mostre collettive ricordo con piacere: – 1960: Sesto Calende (VA), Premio Nazionale di Pittura “Cesare da Sesto” – 1961: Lissone (ME). Mostra Nazionale “Biennale di Lissone” – 1965: Ferrara, Palazzo dei Diamanti ”Giovani artisti negli anni ‘60”; Roma, Galleria d’Arte Internazionale “Due Mondi” – 1974: Camigliatello (CS) Rassegna “Incontri Silani” – 1989: Roma, Complesso Monumentale di S. Michele a Ripa “Presenze Siciliane del XX secolo” – 1990: Trapani, Museo Pepoli, Mostra Nazionale “Sicilia Mito e Realtà” – Erice (TP), Pittura nell’area Meridionale” – 1996: Capo d’Orlando (ME), Centro d’Arte Contemporanea Agatirio “Dieci Artisti per un santuario” – 1997:Sciacca (AG), Rassegna Nazionale “I Guardatori delle Acque” – 1998: Roma, Complesso del Vittoriano Rassegna Nazionale “L’Isola dipinta” – 2005: Roma, Rufa (Rome University of Fine Arts) “I maestri e gli allievi”; Campomarino (CB), Palazzo Morante “Premio Campomarino”; Roma, Galleria d’Arte “La Vetrata”: Roma, Galleria d’Arte “Il Narciso”; Roma, Galleria d’Arte “Della Tartaruga”: Velletri, Galleria d’Arte “Le Terrazze” – 2006: Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani “Confronti”; Roma, Istituto di Sant’ Antonio dei Portoghesi “Arte per l’Africa”; Palermo, Galleria Studio 71; Caprarola (VT), Galleria d’Arte “Cosmo” – 2008: Brolo, Sala multimediale “Confronti”; Milano, Galleria Senato “Three Art Days” – 2009: Palermo, Galleria Studio 71 “Una ferita mai sanata”; Maierà (CS), Diamante Arte Contemporanea “Declinazione del presente”; Roma, Palazzo dei Congressi, “ARTO’ Art fair in open city”- 2016: Palermo, Galleria Elle Arte “Motivi del visibile” – 2017: Catania, Catania Art Gallery ; Roma, Edarcom Europa – 2021: Palermo, Galleria Studio 71 “Aspettando domani”.
D – Quanti “addetti ai lavori” La seguono?
R – Tanti collezionisti privati, in Italia e all’estero, lavoro con diverse galleria d’arte italiane; qui a Roma mi rappresenta la Galleria Edarcom Europa diretta dal giovane e colto dott. Francesco Ciaffi.
D – Perché il pubblico dovrebbe ricordarsi dei Suoi impegni artistici?
R – Nonostante la tanta confusione che avvolge oggi il mondo dell’arte, esiste anche un pubblico attento e competente, che sa riconoscere la ricerca seria che un artista con sacrificio porta avanti e lo segue con grande attenzione, cosa che io posso constatare giornalmente.
D – Prossime mosse, a Milano, Roma, Londra, Parigi, …?
R – Numerosi impegni, il 6 ottobre dietro invito del Prof. Francesco Gallo Mazzeo, sarò alla Rassegna Nazionale Signum (Opera Unica) presso la Bibliothè Galleria Arte di Roma, poi sto lavorando a una mostra che accompagnerà la presentazione di una mia nuova monografia, in fase di realizzazione.
D – Che futuro prevede nel post-Covid-19?
R – Sono convinto che pian piano tutto tornerà alla normalità, nella certezza che la vera bellezza salverà il mondo intero.