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Aurora Leone cacciata dalla Partita del Cuore perché donna

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Siamo nel 2021 ma, a tratti, sembra essere ancora nel 1800. Atti di maschilismo alla vigilia della Partita del Cuore, in onda questa sera su Mediaset tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca sul Cancro. Una storia che ha dell’incredibile quella accaduta al J Hotel, l’albergo, nei pressi dell’Allianz Stadium, dove Aurora Leone dei The Jackal, convocata insieme a Ciro Priello per essere parte integrante della squadra e quindi scendere materialmente in campo, è stata allontanata dal direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, Gianluca Pecchini, mentre era a cena al tavolo con il resto del gruppo: “Ti devi alzare perché le donne non possono stare al tavolo delle squadre”, ha esordito Pecchini. Nonostante l’attrice abbia fatto presente di essere stata regolarmente convocata per la Partita del Cuore, le sarebbe stato risposto: Ti devi alzare da qui, le donne non giocano a calcio”. È la stessa Aurora Leone a raccontare a Fanpage.it come è andata: “E quando gli ho detto che avevo ricevuto la convocazione e avevo dato anche le misure del completino, lui ha risposto: ‘Ma tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua’. E siamo stati cacciati dall’albergo per questo motivo”. Quando Ciro Priello ha raccontato l’accaduto e quanto l’atteggiamento di Pecchini fosse lontano dallo spirito di solidarietà dal quale dovrebbe nascere la Partita del Cuore, non sono tardate ad arrivare le scuse di Andro dei Negramaro, di Eros Ramazzotti, di Stefano Fisico (smm della Nazionale Cantanti) e di Andrea Bettarelli, a nome della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

aurora leone

 

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