E’ ufficiale la Casertana sfida la Juve Stabia ai play off
Confermato il verdetto maturato alla 38esima giornata di campionato, il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del Catania teso alla restituzione dei due punti in classifica e pertanto resta valida la classifica attuale: gli etnei rimangono al sesto posto e la Juve Stabia al quinto. La Casertana quindi affronterà i gialloblù di Castellammare di Stabia nella prima partita dei play off.
La decisione era attesa con ansia sia a Caserta che a Catania: i falchetti – al di là dell’analoga difficoltà dal punto di vista tecnico – potranno preparare una trasferta più comoda domenica prossima, alle pendici del Vesuvio; gli etnei invece contavano molto sulla modifica della classifica poiché la restituzione dei due punti consentiva, in caso di superamento di turno, la possibilità di giocare in casa (e con due risultati disponibili su tre) il secondo appuntamento, proprio con la Juve Stabia la seconda partita di spareggio nel girone.
La materia del contendere risaliva alla scorsa stagione quando la società siciliana, inadempiente nel versamento degli emolumenti ai propri tesserati, veniva penalizzata di quattro punti, poi ridotti a due nel corso del presente campionato. Inammissibile il ritardo col quale si è pronunciato il Collegio di Garanzia del Coni, ma la sentenza odierna quanto meno evita ulteriori danni alla Casertana, già impegnata a preparare una trasferta più vicina, che si sarebbe trovata in difficoltà nella organizzazione logistica più impegnativa nel viaggio in Sicilia.
La gara al Menti sarà disputata, così come programmata, domenica 9 maggio alle ore 17,30. Il Catania avrà due punti in più in classifica, oppure lo scenario resterà immutato? Moderato ottimismo in virtù delle conoscenze giuridiche dei professionisti rossazzurri, che ritengono di avere ragioni più che valide affinchè l’Elefante ottenga la restituzione dei punti, puntando sul fatto che gli organi competenti avevano riconosciuto la forza maggiore relativamente agli emolumenti non pagati di gennaio e febbraio. La ratio è identica anche per le mensilità di aprile e maggio, essendo all’epoca la società in concordato preventivo e non potendo quindi intervenire in mancanza di autorizzazione dal Tribunale ad espletare gli adempimenti contestati. Il Catania depositò il ricorso a dicembre, ora si avvicina la conclusione del campionato ed è attesa per questo mese la decisione degli organi federali.