Musei e siti archeologici, dal Ministero visite su prenotazione nei weekend. Si ribellano le guide turistiche.
Visite ed escursioni vietate a chi lo decide all’ultimo momento. L’unica possibilità di lavoro attualmente disponibile ostacolata da un provvedimento alquanto discutibile.
Dal 26 aprile, nelle zone gialle sono state permesse le riaperture di musei, parchi archeologici, complessi monumentali, pinacoteche e mostre. Le riaperture sono regolamentate dal Decreto Legge approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Ovvero, secondo i protocolli di sicurezza già adottati prima dell’ultima chiusura, le visite sono disciplinate secondo le modalità indicate nei siti web istituzionali dei singoli istituti. La novità principale riguarda il fine settimana con le aperture anche di sabato e domenica ma con prenotazione online oppure telefonica obbligatoria, che deve avvenire almeno un giorno prima. Un regolamento niente affatto gradito alle guide turistiche, una categoria totalmente in sofferenza così come tutti gli operatori del comparto turistico senza lavoro dall’ottobre 2019. A lanciare il grido di allarme per tutto il comparto è Giulia Riva, super dinamica vice presidente Agat(Associazione guide e accompagnatori turistici Sorrento). Secondo la quale non si può assolutamente parlare di rilancio del turismo con determinate regole. Al momento l’unica possibilità di lavoro sarebbe nei weekend, e le persone che decidono di visitare un museo o un sito archeologico “Last minute” non possono farlo.
“Un tale provvedimento è un controsenso, il venerdì si stabilisce il colore di una regione, per cui non si ha la possibilità di programmare con tanto anticipo il weekend, ma per visitare un museo bisogna deciderlo in anticipo. Ma come fa il Governo a parlare di rilancio del turismo con queste regole? “– evidenzia Giulia Riva – “Ieri 1° Maggio tanto atteso per le guide turistiche, molti turisti non hanno potuto accedere ai siti di Pompei ed Ercolano per mancanza di prenotazione e rinunciare alla loro visita guidata. Anche gli autisti si sono visti portar via la possibilità di allungare la loro giornata e guadagnare un po’ in più rispetto al semplice transfert ,con uno stop al sito archeologico di 2 ore !” Insomma una ulteriore dimostrazione del come, soprattutto in questi particolari momenti, la politica, con le sue convinzioni, sia distante da chi con tenacia e passione continua ad operare direttamente sul campo. – 02 maggio 2021 – salvatorecaccaviello