Il sindaco di praiano scarica le responsabilità della chiusura deposito alla gavitella sulla sua vice. Atto che poteva esser svolto meglio, come si legge nella ordinanza ultima del Sindaci De Martino.
Praiano: Di Martino scarica la Caso? Tutti i Praianesi si staranno chiedendo quale sarà il destino politico della propria città in vista delle elezioni amministrative che si terranno presumibilmente ad Ottobre e per avere un quadro della situazione quantomeno prossimo alla realtà, si dovrebbero scoprire quanti e quali scenari si apriranno all’interno della maggioranza consiliare che da più lustri sta guidando il Comune situato al centro della Costiera Amalfitana.
Certamente a leggere certi atti e facendo bene attenzione a quello che si legge tra le righe, si può già ottenere un’idea della situazione.
Questo è il caso dell’ordinanza sindacale n. 19 del 5 Maggio 2021 che ad una prima lettura può sembrare un atto come un altro, tuttavia a leggere ciò che Giovanni Di Martino mette in premessa, ci si accorge che in realtà essa è un atto di guerra nei confronti della sua vice, colei che ha retto le sorti della città nel periodo in cui il primo cittadino è stato costretto a rimanere lontano dalla maggioranza che egli stesso ha condotto alla vittoria, per via dei noti fatti giudiziari che gli riguardano.
Nell’ordinanza in questione che di fatto va a correggere un atto simile con il quale la Caso, nelle vesti di Sindaco facente funzione ordinava il divieto di utilizzo di un immobile pericolante in località La Gavitella, delle aree attigue e delle scale che conducono presso gli stabilimenti balneari sottostanti, si mettono in sequenza determinati passaggi che hanno come minimo comune multiplo quello di indicare in Annamaria Caso la responsabile di una serie di “errori” che potrebbero addirittura arrivare a causare all’ente comunale dei danni di natura economica. Cosa si evince dalla lettura della successione dei punti posti in premessa di quest’atto? In poche parole Di Martino ha voluto specificare che le motivazioni contenute nella vecchia ordinanza della Caso erano decadute per via di una relazione tecnica risalente allo scorso ottobre con la quale si certificava la rimozione del pericolo incombente, relazione che, sempre stando a quanto messo nero su bianco dall’ordinanza a firma Di Martino, sarebbe stata ignorata dalla sua vice. Da qui si arrivano ad ipotizzare dei possibili danni economici che potrebbero ad esempio derivare da possibili richieste di risarcimento danni mosse da qualche privato che si è sentito danneggiato dall’ente, danni attribuibili proprio al ritardo con il quale si è provveduto a ripristinare il passaggio verso il mare.
Tutti questi dati scritti in maniera così perentoria e con una cronologia così precisa, di certo stuzzicano la curiosità di chi non crede al caso. In effetti essi sembrano proprio individuare oltre che indicare nella persona della Vicesindaco Annamaria Caso la responsabile di questi eventuali “danni economici” a cui l’ente può andare incontro. Con l’atto in questione inoltre, Di Martino mette in evidenza come la Caso avrebbe deliberatamente ignorato un’asseverazione tecnica, ipotizzando neanche tanto velatamente una negligenza della vice nella gestione di quella situazione.
Quello che in definitiva pensiamo è che un capitano che tiene a cuore il suo primo ufficiale non va ad emettere un’ordinanza scritta in questo modo, dando all’atto in questione la connotazione di un vero e proprio colpo basso. Avrebbe certamente pensato a salvare forma e sostanza scrivendo un’ordinanza ex novo, omettendo tutta la sfilza di dettagli menzionati in premessa che mettono alla berlina una persona specifica.
Da tutta questa situazione ne ricaviamo che probabilmente la campagna elettorale è già iniziata nelle stanze del potere a suon di sgambetti e che a breve si trasferirà fuori dal palazzo, con tutti gli annessi e connessi. Se queste sono le premesse, c’è da scommettere che sarà una lotta senza esclusione di colpi.
Resta da capire se e come Annamaria Caso reagirà a questa pugnalata, e se la stessa potrà a questo punto rivestire ancora la carica di vicesindaco fino al termine naturale del mandato, in questi mesi che per lei rischiano di diventare un campo minato irto di trappole e tranelli.