Sant’Agnello, Housing Sociale: Giunta indagata, Comune parte lesa
Sant’Agnello, Housing Sociale: Giunta indagata, Comune parte lesa. A fornirci tutti i dettagli della vicenda è Salvatore Dare in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Metropolis.
Un vero e proprio paradosso che rischia di scatenare una bagarre in consiglio comunale e che già sta creando qualche imbarazzo. Per l’inchiesta sull’housing sociale – le 53 case ritenute abusive e realizzate in via monsignor Bonaventura Gargiulo – la Procura di Torre Annunziata individua tra le parti offese proprio il Comune di Sant’Agnello i cui vertici amministrativi, cioè sindaco e assessori, risultano essere destinatari di un avviso di conclusione delle indagini preliminari. La questione è già oggetto di una mozione di sfiducia presentata dal gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle che ha trasmesso una nota anche al prefetto di Napoli Marco Valentini in cui chiede di interessarsi non solo degli sviluppi delle indagini ma anche di tante altre questioni – anche al centro di interesse degli investigatori – in materia edilizia. In pratica, per il sindaco Piergiorgio Sagristani e i suoi assessori, nel corso delle prossime settimane, qualora la Procura di Torre Annunziata dovesse ottenere un rinvio a giudizio, si pone un bel problema: votare o meno la costituzione di parte civile del Comune di Sant’Agnello? Si tratta di una scelta che pesa molto sotto il profilo amministrativo e che potrebbe rilevare possibili “conflitti di interesse”. E’ un dettaglio di non poco conto visto che i consiglieri di minoranza del Movimento Cinque Stelle hanno già evidenziato la necessità per la quale l’ente comunale debba prender parte al procedimento.
Sia chiaro: Sagristani, gli assessori, i dipendenti comunali e tutti gli altri indagati hanno la facoltà, entro i prossimi 20 giorni, di presentare memorie difensive e chiedere anche di essere interrogati. Soltanto dopo, eventualmente, la Procura di Torre Annunziata dovrà valutare ogni singola posizione e decidere se chiedere il rinvio a giudizio o addirittura (è comunque un’ipotesi) di propendere per un’istanza di archiviazione. La notifica degli avvisi di chiusura delle indagini e anche la mozione di sfiducia del M5S stanno facendo innalzare il livello della tensione anche nel cuore dell’amministrazione mentre le famiglie che, partecipando a un bando pubblico e anticipando sostanziose somme di denaro, avevano soltanto il sogno di ottenere la propria abitazione e trasferirsi in un alloggio di ultima generazione e nuovo di zecca, proseguono a essere vittime di una situazione assurda, assolutamente delicata anche in termini di emergenza sociale. Intanto, il Wwf Terre del Tirreno ha già dato mandato all’avvocato Giovanni Pollio di attivarsi affinché si possa costituire nel procedimento intentato contro l’amministrazione di Sant’Agnello, i dipendenti comunali e i vertici delle società Shs e New Electra.