Sorrento, 14 anni dalla tragedia del primo maggio in cui persero la vita Claudia Morelli e Teresa Reale

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Sorrento. Era il primo maggio 2007 quando, in Piazza Sant’Antonino, persero la vita l’86enne Claudia Morelli e la nuora 50enne Teresa Reale, schiacciate dal cestello della gru utilizzata per montare le luminarie all’esterno della basilica dedicata al Santo Patrono. L’improvviso crollo del braccio metallico provocò anche il ferimento dei tre operai che si trovavano sulla pedana e di un carabiniere che transitava in quel momento sul luogo dell’incidente.

Nei giorni successivi alla tragedia il Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata aprì un’inchiesta per omicidio colposo che vide coinvolti l’allora sindaco Marco Fiorentino, la famiglia Donnarumma ed altre persone. Fra le diverse ipotesi sui motivi della tragedia anche quella di un errore nella manovra della gru, il cui braccio potrebbe aver ceduto per un carico eccessivo nel cosiddetto cestello, che sollevava le luminarie per la basilica. 

Quella mattina del primo maggio sconvolse la tranquillità di una città che si preparava a festeggiare il proprio patrono e fece calare un velo di tristezza e rabbia per quanto accaduto e per il fatto che una tragedia del genere si sarebbe potuta evitare se fossero state rispettate le norme di sicurezza sul lavoro.

Sono trascorsi 14 anni da quel tragico 1° maggio ma il ricordo è ancora vivo così come non si spegne il dolore nei familiari delle vittime. Sorrento sicuramente non dimentica quella data che oramai fa parte della storia della città e che ha lasciato un segno che il tempo non potrà mai cancellare.

In questo momento non ci interessa ripercorrere l’iter giudiziario ma sentiamo il dovere morale di ricordare le due vittime di questa immane tragedia, le due vite spezzate improvvisamente in una giornata che doveva essere di festa ed a loro va il nostro ricordo in questo triste anniversario.

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