A Vietri sul Mare domani 18 Giugno presentazione del libro “Effetto Lockdown, storia di una pandemia fra cronaca ed esiti Psicologici”,

17 giugno 2021 | 22:21
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A Vietri sul Mare domani 18 Giugno presentazione del libro “Effetto Lockdown, storia di una pandemia fra cronaca ed esiti Psicologici”,

Domani Venerdì 18 Giugno alle ore 19:00 presso la splendida location della Villa Comunale di Vietri sul Mare si presenterà il libro “Effetto Lockdown, storia di una pandemia fra cronaca ed esiti Psicologici”, Marlin Editori, scritto a più mani da tre esperti di salute mentale Walter Di Munzio, Veronica Benincasa e Giuseppe Galdi.

A portare i saluti da parte dell’Amministrazione sia il sindaco Giovanni De Simone che l’assessore alla cultura, Antonello Capozzolo, che hanno fortemente voluto questa presentazione sul territorio.

A parlarne con gli autori Giulio Corrivetti, psichiatra, direttore del DSM della ASL Salerno,  Andrea Pellegrino, giornalista direttore del giornale L’Ora, che ha curato anche l’introduzione del libro e Sante Avagliano, Marlin editore.

A moderare la serata la giornalista Imma Della Corte.

Un libro o meglio un diario critto a più mani da tre esperti dove sono appuntate emozioni e analizzate con occhio esperto le giornate che si sono susseguite nel 2020 fra lockdown, fase due e ritorno in lockdown e il tanto agognato V-day, che ha visto protagonisti tutti noi, che genererà anche con il pubblico un dialogo e un dibattito sugli effetti che ha generato e sulla visione di futuro di ognuno che ha metabolizzato durante la pandemia.

Gli stessi autori sul territorio cavese hanno avviato un osservatorio sulla salute mentale dei cittadini dopo quanto è stato vissuto. Tante le tematiche trattate, dalla denuncia degli errori di gestione, compiuti sia dai decisori politici, che da tecnici della sanità, oltre che da non pochi operatori dell’informazione, dall’assetto che dovrebbe essere in futuro di scuola, sanità e trasporti, dalla globalizzazione, allo stato di ansia e stress vissuto da ognuno in questo periodo, con la finalità di dare un senso a questo anno pandemico e non di cancellarlo, perché cancellarlo significherebbe cancellare la memoria collettiva, con il rischio di nuovi disastri a cui l’umanità non sarebbe preparata.