ASL Salerno, Cardiologia a rischio all’Ospedale di Sapri: allarme dal sindacato CISL FP Funzione Pubblica
Lo ricorda dal Comune di Sanza della diocesi di Teggiano-Policastro anche il Cav. N. H. don Attilio De Lisa iscritto CISL Salerno FP da 18 anni in qualità di dipendente di ruolo categoria protetta con mansioni superiori in Sanità Italiana Regione Campania e penalizzato per la posizione professionale fruttifera per l’azienda che occupava egregiamente presso l’ufficio gestione delle attività ambulatoriali della Direzione Sanitaria (nel tempo idoneo come Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa, del Back-Office CUP-Ticket ed ALPI con i dovuti elogi dopo partecipe ai corsi formativi obbligatori aziendali richiesti) e non tutelandolo da più di due anni e mezzo da parte di chi dirige il Nosocomio di Sapri e continuando a privilegiare chi non ha i requisiti neanche per la posizione che occupa.
Chiede interventi rapidi in tutti i sensi , prima che sia troppo tardi anche verso chi come il Sottoscritto è stato danneggiato in salute dall’azienda locale con patologia cronica da stress e adesso come da legge salvaguardando la Salute in emergenza astensione coronavirus covid-19.
“Se non si reclutano medici, il Reparto Cardiologia di Sapri va verso la chiusura“.
A lanciare il grido d’allarme è arrivato qualche settimana fa anche dal delegato CISL FP dell’ospedale dell’Immacolata di Sapri amico collega C.P.S.Infermiere Gerardo Paradiso della Sala Operatoria.
Secondo il sindacalista da una analisi della situazione attuale il reparto rischia di non avere un futuro.
“Senza un intervento deciso e decisivo da parte della direzione strategica dell’ASL Salerno attraverso un reclutamento straordinario di cardiologi, la speranza che nel nosocomio possano continuare le attività di cardiologia sono sempre meno – ha osservato Paradiso – Tre dirigenti medici non riescono a garantire le attività sulle 24 ore e per sette giorni settimanali.
Di notte e nei festivi sono solo due infermieri a presidiare la struttura con rianimatore e cardiologo in reperibilità”.
“Una organizzazione eccezionale ma che non può diventare strutturale con rischio di grave ridimensionamento delle attività.
Si intervenga con rapidità, prima che sia troppo tardi“, conclude anche il Cav. N. H. don Attilio De Lisa e notando che a livello locale si pensa ad altro e non ai veri problemi per tutelare al meglio sia i dipendenti del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri e del distretto sanitario 71 Sapri/Camerota che la salute del Cittadino recandosi per farsi curare.
Infine il suo saluto alle Direzioni della Sede centrale compreso Direttore Generale,Sanitario, Amministrativo e Risorse Umane.