Dacia Maraini non ha certo bisogno della mia presentazione . È una delle più straordinarie scrittrici della letteratura italiana. E’ stato un piacere immenso conoscerla e incontrarla in una colazione di lavoro al rinomato ristorante Refood, nei vicoli storici di Sorrento, della famiglia Savareve. Stasera poi la incontriamo al Chiostro San Franceso con il pubblico per “Sorrento incontra”, iniziativa del celebre Istituto di Cultura Torquato Tasso presieduto da Luciano Russo, modera la regista Eleonora Di Maio. A tavola con il direttore d Positanonews Michele Cinque e l’immobiliarista Paola d’ Esposito è stato un momento conviviale ma di grande confronto culturale e di amicizia. Dacia Maraini ci ha parlato della condizione femminile ancora drammatica in Italia e nel mondo. Come scrittrice è una personalità mondiale. Di seguito qui una recensione e profonda analisi del suo ultimo libro scritto con tanta passionalità e la classe di una donna ancora impegnata. Uno stile narrativo elegante e al tempo stesso diretto e crudo. Nella sua ultima fatica la Maraini ci coinvolge in un dialogo intimo e quanto mai reale con il figlio perduto, che immagina nascere, crescere e diventare uomo. Una lettura che ci fa entrare in punta di piedi nei pensieri più intimi dell’autrice, che lei stessa ci permette di esplorare, portandoci con sé nelle sfaccettature di ciò che sarebbe stato il suo essere madre, nel suo rapporto con un figlio mai stato figlio, ma che sente più vivo che mai. Interessante come l’autrice attraversa il tempo e la storia, il suo essere dapprima una bambina sveglia e curiosa e successivamente un’adulta riflessiva e una madre mancata. Interessante le analisi circa l’aspetto della vita vissuta come donna. Riflessioni intense con grande
rilevanza poetica circa la situazione della
condizione femminile, tema da sempre molto caro a Dacia Maraini. La protagonista è al centro delle sue riflessioni in un excursus storico-letterario sulle ingiustizie subite, sulle sofferenze patite, sulla sete di riscatto e la voglia di essere felici. Il libro non è lunghissimo ed è scritto a caratteri grandi, quindi è una lettura veloce, ma che vi farà riflettere.