Gentrificazione in costiera amalfitana. Gerardo Russomando: “Il vero problema è la denatalità”

2 giugno 2021 | 15:32
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Gentrificazione in costiera amalfitana. Gerardo Russomando: “Il vero problema è la denatalità”

Riportiamo l’intervento di Gerardo Russomando sul tema della gentrificazione in costiera amalfitana «Caro Direttore, ho letto l’articolo pubblicato ieri. Come sai, nei mesi scorsi ho scritto cose simili pur senza parlare in maniera diretta del processo di gentrificazione.  Credo, però, che in questa vicenda, assolutamente vera, ci sia da approfondire meglio il rapporto causa effetto.

In altri termini: è questo processo in atto che sta facendo invecchiare, e rischia di farli estinguere, i nostri paesi oppure è il dramma della denatalità che ha generato ciò in un contesto favorevole, visto che il turismo da noi è comunque un’attività economica remunerativa?

A vedere i numeri demografici, di tutti i Comuni della costiera, si arriva facilmente alla conclusione che il cuore vero del problema è la denatalità per il semplice motivo che questo fenomeno è partito già da fine anni settanta ed adesso siamo semplicemente di fronte ad una ulteriore accelerazione.

Per spiegarlo faccio sempre l’esempio di Maiori. Negli anni sessanta nascevamo ogni anno circa 150 bambini, poi, di anno in anno, sono stati sempre di meno e nel 2018 siamo scesi ad appena 19 nuovi nati. Questo è il motivo per cui le case, sempre di più, sono restate vuote. Ma, a differenza del mio paese di origine, Giffoni Sei Casali, dove il fenomeno della denatalità è assolutamente identico, ma si accompagna pure ad un processo di desertificazione, qui da noi in costiera c’è la possibilità di riconvertire questo patrimonio immobiliare restato vuoto in attività a destinazione turistica.

Resta, ovviamente, il tema di cosa fare per non far scomparire totalmente i nostri paesi. Però, per pensare alle possibili soluzioni, bisogna capire bene innanzitutto la causa che ha generato il problema. E poi, ed è la cosa fondamentale, c’è almeno qualche nostro politico locale minimamente sensibile a questo vero e proprio dramma in atto?»