Giornata mondiale dell’Ambiente. Per V.A.S.- Verdi Ambiente e Società, non potrà esserci una transizione ecologica senza il ripristino degli ecosistemi.
Questa particolare giornata dovrebbe ricordarci che guarire l’umanità afflitta dalla pandemia è un obiettivo che c’impegna anche ad uscire dalla logica di sfruttamento della natura, sanandone le ferite che uno sviluppo energivoro e consumistico continua ad infliggerle. Bisogna uscire da una dimensione antropocentrica, che pone l’ambiente fuori di noi e lo assoggetta ai nostri interessi, per recuperare una visione autenticamente ecologista, che è la sola che può condurci a scelte che rispettino davvero gli ecosistemi. Si destinino risorse economiche ed umane al recupero dei valori naturalistici dei nostri territori, salvaguardando la biodiversità del nostro Paese e dando nuova vita a terreni agricoli, aree boschive, zone umide ed altre risorse ambientali. V.A.S. da 30 anni si batte per uno sviluppo giusto, pacifico e rispettoso del patrimonio naturale e continuerà a farlo, fedele alla sua scelta di un “ambientalismo in movimento”. Di seguito l’intervento del Presidente V.A.S. Stefano Zuppello.
(s.c.)
La Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 ha come tema il “Ripristino degli Ecosistemi”. Ciò significa fare scelte coraggiose, per prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. Purtroppo quella che dovrebbe essere una priorità globale rischia di passare in secondo piano, poiché tutta l’attenzione in questo periodo si è concentrata sulla crisi sanitaria e sulle sue conseguenze economiche e sociali. Sarebbe però molto grave se nelle agende politiche di tutto il mondo la crisi ambientale, che è climatica ma non solo, non si tenesse conto del fatto che anche la stessa pandemia è uno dei frutti avvelenati di un modello di sviluppo iniquo, ma anche incompatibile con l’indispensabile tutela degli ecosistemi.
«In questo terribile periodo abbiamo preso coscienza delle dimensioni globali dell’emergenza sanitaria che ci ha colpiti – ha dichiarato Stefano Zuppello, Presidente di V.A.S. – Verdi Ambiente e Società – ma forse dobbiamo renderci davvero conto delle sue origini ambientali di epidemie caratterizzate come zoonotiche, cioè trasmesse dagli animali. La ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Ambiente dovrebbe invece ricordarci che guarire l’umanità afflitta dalla pandemia è un obiettivo che c’impegna anche ad uscire dalla logica di sfruttamento della natura, sanandone le ferite che uno sviluppo energivoro e consumistico continua ad infliggerle».
Bisogna uscire da una dimensione antropocentrica, che pone l’ambiente fuori di noi e lo assoggetta ai nostri interessi, per recuperare una visione autenticamente ecologista, che è la sola che può condurci a scelte che rispettino davvero gli ecosistemi, comunità di organismi viventi di specie diverse che vivono insieme, grazie ad un continuo scambio di materia ed energia. Siamo peraltro in grave ritardo, poiché si valuta che circa un milione di specie animali e vegetali siano a rischio estinzione e che tra il 20 e il 50% degli ecosistemi oceanici e costieri risulti già danneggiato. O basti pensare alla notizia di questi giorni dei 30 gradi in Siberia.
«Ripristinare gli ecosistemi richiede in primo luogo che non si vada avanti con interventi che ne mettano in serio pericolo i delicati equilibri – ha affermato Zuppello – e poi che si destinino risorse economiche ed umane al recupero dei valori naturalistici dei nostri territori, salvaguardando la biodiversità del nostro Paese e dando nuova vita a terreni agricoli, aree boschive, zone umide ed altre risorse ambientali, che fra l’altro ci aiutano ad assorbire l’ancora abnorme accumulo di CO2, causa del riscaldamento globale e delle sue disastrose conseguenze».
«Verdi Ambiente e Società esprime nel suo stesso nome l’impegno per un ambientalismo sociale, che propone un modello alternativo, in cui economia non sia il contrario di ecologia – concludono gli ecologisti di V.A.S. – La transizione ecologica però non può essere caratterizzata da scelte opposte al ripristino degli ecosistemi, alla scelta di fonti energetiche davvero rinnovabili e diffuse e da nuovi incentivi al consumismo dilagante. V.A.S. da 30 anni si batte per uno sviluppo giusto, pacifico e rispettoso del patrimonio naturale e continuerà a farlo, fedele alla sua scelta di un “ambientalismo in movimento”. – 05 giugno 2021