Inefficienza ed incapacità sono senz’altro da addossare a coloro che sono chiamati a risolvere le più elementari delle problematiche che in modo intollerabile, continuano ad essere vissute ed affliggere operatori e visitatori. La protesta della settimana scorsa, organizzata dagli operatori del turismo,deve rappresentare soltanto un primo step di un percorso che dovrà coinvolgere l’intero territorio. Scuotendo enti ed autorità competenti ,affinchè si possa dare una immediata soluzione a quella che senz’altro rappresenta una scandalosa indecenza per l’intero comparto.
La scorsa settimana le principali sigle di rappresentanza degli operatori del turismo campano, tra cui noleggiatori con conducente, agenzie di viaggi, tour operators e guide turistiche, si sono date appuntamento nel piazzale a quota 1000 del Parco Nazionale del Vesuvio, per evidenziare lo stato di assoluto degrado in cui versa
quello che senz’altro rappresenta uno dei maggiori attrattori per il turismo nazionale , in particolar modo della Campania e pertanto della Penisola sorrentina, il Vesuvio. A sostenere le varie categorie scese in campo per la manifestazione ed in rappresentanza della penisola sorrentina, ancora una volta in prima linea, Rosario Fiorentino con il sindacato Cub e l’Associazione ambientalista , VAS-Verdi, Ambiente e società.
Ad essere evidenziati una serie di problemi definiti ormai atavici e segnalati, a più riprese da vari anni, ad enti ed autorità preposte. Una vergognosa situazione che vede come maggiore imputato una gestione alquanto discutibile, per usare un eufemismo, di quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello del turismo italiano. Inefficienza ed incapacità sono senz’altro da addossare a chi è chiamato a risolvere le più elementari delle problematiche che continuano, anche in un inspiegabile silenzio da parte di Enti ed Autorità preposte, ad essere vissute ed affliggere operatori e visitatori.
Nella protesta , oltre alla mancanza dei sevizi igienici, evidenziato in maniera consistente l’assenza di decoro dell’intero percorso e dei luoghi circostanti. La carenza assoluta di pulizia e manutenzione delle vie d’accesso al cratere, con rifiuti abbandonati lungo il ciglio della strada e tra la vegetazione incolta, rappresenta un vero e proprio pugno allo stomaco per coloro che da varie parti del mondo ogni anno preferiscono il nostro territorio ad altre rinomate località turistiche. Ulteriore vergogna la sicurezza per quei turisti che preferiscono raggiungere il cratere con le proprie autovetture . Si segnalano episodi di vandalismo e forti danni alle vetture in sosta, con il conseguente danno di immagine dell’intero Paese nel mondo.
Gli operatori richiedono inoltre la riapertura della biglietteria fisica in loco, al momento sostituita da un accesso internet con una connessione wi-fi spesso inesistente, senza possibilità di pagare in contanti, con conseguente problemi e forti disagi per i visitatori. Pertanto si denuncia anche l’impossibilità per agenzie di viaggi, tour operator e compagnie crocieristiche di acquistare i biglietti che inspiegabilmente sono ancora nominativi. Anche il contingentamento del numero dei turisti, dettato dalle norme anti-covid, è ritenuto dagli operatori inconcepibile tenendo conto che le escursioni sono all’aria aperta, garantendo quindi condizioni adeguate di sicurezza.
Collegandosi all’unico canale on line di acquisto dei biglietti si può notare che l’accesso alle visite è contingentato attraverso degli “slot” limitati di disponibilità suddivisi per fasce orarie. Lo stesso canale genera non pochi problemi in quanto vi è l’impossibilità per agenzie di viaggi, tour operators e compagnie crocieristiche di accaparrarsi in anticipo i biglietti, se non tramite un farraginoso software a pagamento, non adatto a risolvere le problematiche esistenti. La richiesta di biglietti nominativi costituirebbe un ulteriore ostacolo che non si incontra ad esempio con la prenotazione di altri siti culturali campani. Nel frattempo la gratuità non è prevista per gli accompagnatori turistici che assistono i vari gruppi di visitatori. Una serie di inconcepibili situazioni spalmate e “pubblicizzate”a livello internazionale dai maggiori siti come Trip Advisor, che senz’altro, in un periodo così buio, contribuisce ulteriormente a danneggiare la nostra economia turistica.
Una forte criticità che non può non interessare l’intero territorio campano e chi è chiamato ad imporre e far rispettare norme e regolamenti. Non solo, tale vergogna senz’altro danneggia chi , in altre parti del territorio come la Penisola sorrentina e Costiera amalfitana, si sforza, talvolta con grossi sacrifici, a praticare del buon turismo. Ultimamente, sempre più spesso, i “tour operators” internazionali tendono a cancellare, per ovvie ragioni, la storica e rinomata tappa al Vesuvio con conseguente danno di immagine per tutto il contesto. La manifestazione della settimana scorsa , pertanto, dovrà rappresentare soltanto un primo, di una forte e concreta azione, che dovrà coinvolgere l’intero territorio scuotendo enti ed autorità competenti, dai vertici regionali ai ministeri preposti. Non si può assolutamente tollerare che per una gestione incapace ed incompetente e per i soliti quattro imbecilli , si possa mettere in dubbio l’intero comparto turistico campano ed una storia che dura da oltre duemila anni. – 17 giugno 2021 – salvatorecaccaviello