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Oasi Vallone Porto Positano, la nostra Amazzonia salvata dal WWF con Positanonews. Le nostre lotte per l’ambiente

5 giugno 2021 | 10:38
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Oasi Vallone Porto Positano, la nostra Amazzonia salvata dal WWF con Positanonews. Le nostre lotte per l’ambiente

Oasi Vallone Porto Positano, la nostra Amazzonia salvata dal WWF con Positanonews. Le nostre lotte per l’ambiente sul territorio contro i grandi interessi, questa è la vera storia di Positanonews, il primo giornale online della Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina,  che ha nel suo dna le battaglie per l’ecosistema.

l’Oasi Vallone Porto è salva, anche se ha subito tanti stupri dai lavori di Nocelle, con i materiali venuti giù per la strada, ed i rifiuti, che dovrebbero essere ripuliti, con interventi non invasivi, altrimenti potrebbero essere essi stessi un pretesto per fare speculazioni,  e sotto la guida del WWF .

Purtroppo molte volte le nostre battaglie non sono servite, gli scempi denunciati con Legambiente e WWF non sempre sono stati fermati, ma qualcosa si è ottenuto. Eravamo fra i volontari che assalivano il “Mostro” di Alimuri, considerato il monumento alle brutture delle coste della Campania, a volte minacciati dalla criminalità, a volte fermati dalle forze dell’ordine per identificarci come sovversivi, eravamo giovani e belli, ma siamo sempre gli stessi e ci guardiamo allo specchio dopo tante battaglie che han fatto la Storia

Storia come quella delle perforazioni petrolifere in Costa d’ Amalfi, eravamo con il professor Francesco Ruotolo ad affiggere manifesti e scrivere articoli, quaranta anni fa, 40.. Nessuno lo credeva eppure a 16 anni la prima inchiesta, le carte al Porto di Napoli che dimostravano della Elf francesce, poi la centrale nucleare di Garigliano..

Positanonews è stato in prima fila per Positano anche contro la criminalità organizzata in passato,  con battaglie documentate, e conseguenze subite sempre per difendere il proprio paese. Ed è questa la nostra forza, la consapevolezza che , senza alcun tipo di interesse economico o politico, abbiamo combattuto per il nostro territorio.

Insomma una storia che dovrebbero conoscere i giovani, che brutta parola.. Quando la dicevano a me non mi piaceva.. Poi dovrei raccontare 40 anni di giornalismo, durante i quali ho sempre rifiutato di fare politica in prima persona, ritengo che la politica la debbano fare i cittadini e che i giornali debbano dare voce ai cittadini , anche se tante volte mi sono sentito come in un film di  Nanni Moretti

Ho subito attacchi e ingiustizie, anche gravi, per le mie battaglie. Personali, giudiziari, ruote bucate, minacce, ritorsioni , ma a qualsiasi cosa ho risposto con serenità e alla fine ho superato sempre tutte le tempeste,  la tempra di Bartuluccio, mio padre, che  è stato anche stroncato sul lavoro, mi è servita indirettamente

Non importa se i giovani conoscano o meno la storia, non voglio medaglie, manco le merito, anche se ero solo spesso qui a battagliare, ma tanti aiutavano, il più bel riconoscimento è che ci siano altri giovani che continuino a battagliare per l’ambiente e per il territorio..

Per Positano, solo per Positano.. Quello che ho fatto , lo ho fatto per amore, solo per amore del mio paese.

Quando andavo giorno e notte da Gianni Menichetti timoroso che le ruspe arrivassero nell’oasi Vallone Porto , quando organizzavo le missioni con Claudio d’Esposito del WWF,  determinante con le sue denunce, quando Maria Rosaria Sannino preparava le petizioni online, quando poi riuscii a coinvolgere anche la stampa e la televione nazionale sfruttando tutta la forza di Positanonews per salvare l’Oasi e non solo

Tante altre battaglie fatte per le spiagge libere per Maiori,  contro i mega autobus in Costiera amalfitana, per il mare pulito e il depuratore a Positano, per le valli di Tramonti, per Ravello, per Atrani contro il rischio idrogeologico, al Faito di Vico Equense, di persona, tutte queste battaglie non sono stato uno spreco, anche quelle perse, mi hanno dato una grande forza, una grande anima, una consapevolezza di  aver amato la mia terra con tutte le mie forze e di essere ancora felice di rivedermi ancora giovane pieno di entusiasmo e di voglia di combattere guardandomi allo specchio ogni mattina..

Quello che voglio dire ai tanti che oggi celebrano la Giornata dell’Ambiente è che la prima cosa da fare per proteggere l’Ambiente nel mondo è guardare il proprio territorio, anche qui abbiamo la nostra Amazzonia come il Vallone Porto, che va tutelato e protetto anche per le future generazioni , ma non solo, guardiamoci intorno e facciamo piccoli gesti, amate la vostra terra e sarete degni di calpestarla dicevano gli indiani…