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Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso

19 giugno 2021 | 12:26
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Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso
Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso
Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso
Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso
Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso
Positano – Domenico Starnone, Giuseppe Guida e il dipinto conteso

“Positano Racconta”, kermesse dedicata ai libri diretta da Nicola Lagioia e organizzata dalla Fondazione De Sanctis ieri ha visto, a margine dell’incontro con lo scrittore Domenico Starnone, un simpatico siparietto, anzi un vero e proprio scontro istituzionale tra il Sindaco di Positano, Giuseppe Guida e il Premio Strega 2001, Domenico Starnone, il motivo del contendere? Un quadro “I bevitori” di Federico Starnone, padre dello scrittore, che il Comune della Città Verticale espone nella Sala Consiliare. Ma procediamo con ordine. Ieri in Piazza Flavio Gioia a Positano l’ultimo incontro della serata dal titolo “Professori di desiderio” ha visto impegnati in un’interessantissima conversazione dedicata ai testi “Via Gemito”, “Autobiografia erotica di Aristide Gambìa, iniziazioni sentimentali, erotismo e violenza sulle donne, Domenico Starnone, l’intervistatrice Elena Stancanelli (La Repubblica) già finalista dello Strega 2016 con “La femmina nuda” e una lettrice d’eccezione, Andrea Delogu, protagonista di una bella performance che mi piace sottolineare, visto che la giovane conduttrice ha sofferto in passato di dislessia e ne ha scritto in un fortunato testo del 2019 dal titolo “Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica“(RAILIBRI). Durante l’incontro di ieri Elena Stancanelli ha esordito rivelandoci l’episodio del dipinto dal titolo  “I bevitori”, che è stato oggetto di contesa tra Sindaco e Premio Strega. In sintesi Domenico Starnone nel romanzo “Via Gemito”(Feltrinelli) racconta la genesi di questo dipinto realizzato dal padre, che il Comune di Positano molti anni fa acquistò dallo stesso pittore per centomila lire. Alcuni anni dopo il trionfo nella 55esima edizione del Premio Strega, Domenico Starnone cercò notizie sul quadro del padre presso il Comune di Positano per accertarsi che il dipinto paterno fosse effettivamente stato acquisito a patrimonio del Comune e non fosse una delle fantasie di quel pittore eccentrico che si rivelò essere Federico, che abbiamo imparato a conoscere leggendo “Via Gemito“. Un’impiegata del Comune gli confermò al telefono che il dipinto c’era e che dal 2001 fa bella mostra di sé nella Sala Consiliare della Casa comunale. Domenico Starnone, in seguito a questa verifica, ha più volte chiesto anche al nuovo Sindaco Giuseppe Guida di tornarne in possesso, ma il Sindaco Guida con cordiale fermezza ha  rimandato al mittente tutte le offerte,  sottolineando come il dipinto di Federico Starnone è di Positano e rimarrà a Positano. Alla fine c’è stata la stretta di mano tra i due contendenti e la promessa che insieme si provvederà a un piccolo restauro dell’opera che negli anni ha subito alcuni danni legati all’umidità. Insomma in “Lacci” è lo stesso Starnone a raccontarci che ci sono legami che difficilmente si dissolveranno col tempo, penso per esempio all’affetto di un figlio per un padre o quelli che ci legano a un’opera d’arte che fa parte della nostra identità, senza l’icona del pistrice Positano non sarebbe la stessa, senza quei bevitori d’acqua di Federico Starnone la Casa Comunale di Positano non sarebbe  la stessa oramai. Una città senza opere d’arte corrisponde a un popolo privato della felicità, è l’osservazione geniale di un’amica, o era quella fattami da un’amica geniale? Ora non ricordo bene, ma poco importa, il concetto è chiaro.

di Luigi De Rosa

Generico giugno 2021