Ravello Festival sullo stop a Scurati per Saviano e Speranza da De Luca ancora silenzio, aspettiamo il programma

18 giugno 2021 | 12:34
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Ravello Festival sullo stop a Scurati per Saviano e Speranza da De Luca ancora silenzio, aspettiamo il programma

Dopo l’anticipazione di Positanonews, per la quale non abbiamo avuto ancora conferme, sullo stop che sarebbe stato voluto dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, a Saviano e Speranza, per cui si sarebbe annullata la conferenza stampa a Napoli, ed è la prima volta nella storia del Ravello Festival. Si cerca ancora di capire cosa succede, fra le ipotesi che sia stato il Consiglio di Indirizzo , che non avrebbe avuto il programma, a sospendere la cosa, ma abbiamo mandato un messaggio all’avvocato Lentini senza sapere nulla, a dire la verità nessuno parla e nessuno conferma, ma manco smentisce, dopo il nostro articolo, con toni dubitativi, è uscito anche il Corriere del Mezzogiorno inserto del Corriere della Sera fra la stampa regionale e nazionale sulla vicenda. Nell’articolo del collega il giornalista Gimmo Cuomo si parla di “lite” , questo spiegherebbe il perchè di un improvviso annullamento della conferenza stampa, per la quale molti giornalisti si erano ovviamente organizzati.

Ravello Festival lite De Luca Scurati per Saviano corriere del mezzogiorno

Crediamo che Scurati, che sta dimostrando di avere un piglio alla De Masi, colloquiando, da mezzo ravellese quale è oramai, con le categorie e quindi la persona ideale per fare da trait-union con il territorio, oltre ad avere competenze culturali di grande spessore, potrebbe fare molto se lasciato lavorare .

Comunque nessuno parla . Ancora silenzio. Le nostre sollecitazioni e richieste cadute nel vuoto!

Intanto, come previsto, le voci si rincorrono e alimentano supposizioni e ipotesi.

Solo per dovere di cronaca e per dare voce alle decine di telefonate e messaggi che stiamo ricevendo, riportiamo le ipotesi più alimentate anche da persone vicine o dentro agli apparati.
Sembrerebbe che il conflitto sia motivato da presunte decisioni del Presidente adottate con procedure non “ortodosse” e “legittime”.

Si sta tentando di accreditare motivazioni di “FORMA” e non di “SOSTANZA” all’alt imposto al neonominato presidente.

Se così dovesse essere, francamente riteniamo che la giustifica è ancora più grave, perché significherebbe voler imbrigliare le decisioni del presidente in una gabbia di lacci e lacciuoli, più che per amore di legalità, per limitarne il raggio d’azione. Non intendiamo fare un inno all’illegalità, è ovvio; diciamo solo che se si fosse trattato di una banale questione di forma, la soluzione di sicuro si sarebbe potuta trovare velocemente, tenuto conto della quantità e qualità dei giuristi che ingolfano gli Organi dell’attuale Fondazione.

Al di là di ogni considerazione resta, in tutta la sua gravità, la condanna ferma per le azioni che da troppo tempo stanno violentando un territorio che il governatore della Campania ebbe a definire: terra di FEUDATARI.

Oggi, non allora, sembra proprio di si. Forse la sua non era una denuncia ma un’aspirazione

In ogni caso il Festival inizierà il primo luglio e speriamo che da allora si calmino gli animi e si senta un’altra musica.

In bocca al lupo a Ravello, alla Costiera amalfitana, a tutti, dopo questa pandemia abbiamo bisogno di una ripartenza in serenità , promuovere il territorio, valorizzare Villa Rufolo e l’Auditorium Oscar Niemeyer, per il bene di tutti