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Sorrento e i “misteri” della Villa Comunale.

28 giugno 2021 | 18:03
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Sorrento e i “misteri” della Villa Comunale.

Cosa sia successo, durante i mesi di pandemia con la chiusura  e cosa tuttora stia avvenendo nei giardini pubblici così cari ai sorrentini, al momento non è dato sapere. Una puntuale e concreta  informazione nei riguardi della cittadinanza potrebbe  evitare di essere tacciati di far uso di arroganza e prepotenza ma bensì di essere equi, giusti, misurati,  e ragionevoli. Nello specifico sarebbe quanto meno opportuno che  i vertici dell’Amministrazione (o chi per essi) chiarissero definitivamente al popolo sorrentino, circa una situazione che tra equivoci e cose non dette, potrebbe degenerare in un inutile e controproducente contrasto verso chi si è impegnato nello stare  sempre dalla parte della collettività . D’altronde un tale modo di fare rappresenterebbe quel taglio con la politica del passato e senz’altro un paletto fondamentale per quel cambiamento che con tenacia e concretezza si vuole mettere in atto.

Sorrento –  Sono sempre più i cittadini sorrentini che iniziano a sentirsi orfani della storica e cara Villa Comunale. Una terrazza affacciata sul Tirreno con un panorama mozzafiato sull’intero Golfo di Napoli che  dal 1879, oltre ad essere un luogo di storia e cultura, tra giardini e alberi secolari, per anni ha offerto ai cittadini sorrentini ed ai tanti turisti  momenti di assoluta quiete e tranquillità.  Negli ultimi anni, quello che in effetti è un sacrosanto diritto dei cittadini, ovvero la libertà di usufruire di tutti gli spazi della Villa, sembra essere sempre più violato.

Generico giugno 2021

Le contestazioni – Molte le polemiche le critiche sollevate dalla cittadinanza e in particolar modo rivolte all’attuale Amministrazione comunale, circa un modo alquanto discutibile  di gestire quello che da sempre viene considerato un  immenso patrimonio per la Città di Sorrento. A proporsi da tempo paladino di tali rimostranze , il prof. Luciano Propoli. Da sempre un attento osservatore delle innumerevoli e complesse dinamiche ambientali e sociali che tuttora interessano il territorio e  la comunità sorrentina. Vari i post sui social  e missive indirizzate, anche in prima persona, al Sindaco Avv. Massimo Coppola, circa una situazione giudicata alquanto  inspiegabile e ritenuta sempre più a discapito dei cittadini sorrentini. Tra le varie accuse pronunciate da Propoli e appoggiate da una moltitudine di cittadini, il lungo periodo di chiusura della Villa, durante e dopo il lockdown.  Ritenuta inaccettabile  la chiusura di un luogo pubblico, tra l’altro all’aria aperta, proseguita anche oltre la fase più acuta della pandemia, mentre all’interno della Villa si realizzavano in modo indisturbato addirittura dei lavori.

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Dalle lagnanze, riportate sui social dai cittadini, si segnala che nel frattempo siano state asportate alcune piante ed addirittura delle panchine per ampliare lo spazio esterno della struttura adibita a bar. Non solo, documentato con una serie di foto, in questi giorni viene evidenziato che la stessa attività commerciale, locataria degli immobili comunali, ha occupato con tavolini, sedie e ombrelloni ed altre strutture vaste aree della Villa. Impedendo, in tal modo, la libera fruizione di cittadini e turisti lungo quello che  a tutti gli effetti deve continuare a rimanere un luogo pubblico.

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Pertanto più volte, in modo legittimo, si è chiesto ai vertici dell’Amministrazione comunale di fare chiarezza e comunicare alla cittadinanza i motivi di tali singolari innovazioni che in modo ritenuto prepotente ed arrogante, sono state apportate ad un bene appartenente al popolo sorrentino.

Gara pubblica per la locazione di terranei comunali siti in Villa Comunale

Ora, prima di avventurarci in giudizi sommari ed affrettati, nel tentativo di fornire una giusta e corretta informazione (che in ogni caso non esula dal problema di una comunicazione diretta e trasparente da parte di chi di dovere), sarebbe opportuno fare un passo indietro di qualche anno,  fino al 2017.  Quando con determina n. 1696, del 24 dicembre, dal Comune di Sorrento fu indetta una gara al rialzo per l’affidamento in locazione a soggetto terzo, per sei anni rinnovabili ai sensi di Legge, dei terranei  (locali)comunali siti in Villa Comunale, da adibire a bar, sala the, gelateria e similari, riportati nel N.C.E.U. (Catasto) al foglio11, particella 23. Ovvero dell’immobile, costituito dai locali ubicati al piano terra dell’ex Convento Francescano, distribuiti su due livelli: uno interrato di 41 mq ed uno al piano terra di 56mq, adibito a bar, con più accessi dalla circostante Villa Comunale (Portale amministrazione trasparente Comune di Sorrento).

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Il bando di gara fu predisposto dal dirigente del settore Patrimonio del Comune di Sorrento, dott. Donato Sarno, riconoscendo all’allora conduttore il diritto di prelazione. Mentre la Società Andreani Tributi, tenendo conto  del valore dell’immobile e degli obblighi a carico del futuro locatario ,quantificò in euro 2.300 mensili il canone da porre a base di gara. In totale l’importo a base d’asta  fu fissato in 165mila e 600euro, pari a 2.300 euro per 72 mesi. Si aggiudicò la gara la ditta “Sorrento Mare srl”, nota società locale, dopo aver formulato la propria offerta di rialzo, proponendo il prezzo di 382mila e 536,00 euro(Portale amministrazione trasparente Comune di Sorrento).

Le autorizzazioni concesse –  L’immobile, come evidenziato all’Art.2 del bando di gara, veniva concesso in locazione nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava, restando a carico dell’Ente Comunale la sistemazione Urbanistica e Catastale. Mentre a carico dell’aggiudicatario la richiesta e l’ottenimento di eventuali concessioni, licenze e autorizzazioni edilizie, amministrative e/o pubblica sicurezza occorrenti per l’uso consentito, senza che l’aggiudicazione  costituiva  l’impegno al rilascio delle stesse da parte del Comune o di altri Enti pubblici. Inoltre, si evidenziava che  l’aggiudicatario non poteva  e non potrà, avanzare pretese a qualsiasi titolo per eventuali interventi di ristrutturazione, conservazione, manutenzione straordinaria e/o adeguamento tecnico, igienico sanitario che si rendessero necessari ai fini e nei limiti degli usi consentiti. Detti interventi dovranno essere  effettuati a cura e spese dell’aggiudicatario, previa autorizzazione e verifica, anche progettuale da parte dei competenti Uffici Tecnici comunali (Portale amministrazione trasparente Comune di Sorrento).

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Gli obblighi ed oneri del conduttore –

All’art. 7 del bando di gara, viene evidenziata  forse la parte più interessante, che potrebbe contribuire a spazzare via determinati dubbi e perplessità, gli obblighi ed oneri del conduttore.

Oltre a mantenere l’immobile locato in buone condizioni di efficienza fino alla scadenza del contratto; il consentire al locatore  (Comune di Sorrento) la facoltà di accedere ai locali durante la locazione; far fronte a tutti gli oneri  ed i costi riguardanti allacciamenti a pubblici servizi nonché  tutte le spese per i relativi consumi, la corresponsione di ogni tassa  o contributo e all’esecuzione  delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile locato, sono a carico e spese del conduttore i seguenti obblighi: vincolo di destinazione dei locali esclusivamente  a bar, sala tè, gelateria e similari; manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico insistente per tutta l’area di superficie della Villa comunale. Ovvero: rifacimento del manto erboso e relativa manutenzione, delimitazione e protezione degli spazi di tutte le aiuole; potature della consistenza arborea con preservazione di quella esistente; semina e messa a dimora  di piante ed essenze arboree e fioritura; manutenzione ordinaria di cancelli e ringhiere dell’intera Villa Comunale; adeguamento ed ampliamento impianto di illuminazione; pulizia giornaliera delle aree, dei viali e degli spiazzi dell’intera superficie della Villa Comunale, nonché delle rampe pedonali che conducono a Marina Piccola-Spiaggia di San Francesco; apertura, pulizia e custodia degli annessi servizi igienici a fruizione gratuita; vigilanza del complesso “Villa Comunale” garantendone l’apertura al pubblico compatibilmente agli orari previsti nel contratto di gestione dell’impianto ascensore di collegamento alla Spiaggia di San Francesco(Rep.707/2010) nei seguenti orari: da Novembre a Marzo dalle 07,30 alle 19,30;nei mesi di aprile e Ottobre dalle 07,30 alle 21,00;nei mesi di Maggio e Settembre dalle 07,30 alle 23,00;nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto dalle 07,30 alle 01,00. Infine da ricordare che il bando di gara prevedeva anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’arenile pontile-solarium a Marina Piccola e dei relativi bagni a fruizione pubblica (Portale amministrazione trasparente Comune di Sorrento).

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Insomma, come si può notare, al di là del capitale investito, un impegno alquanto gravoso per l‘attuale conduttore che in modo impulsivo e precipitoso si fa passare per “padrone” della Villa Comunale. Ciò non toglie che alcune situazioni meritano ulteriori chiarimenti, tipo la panchina scomparsa ed il taglio di alcuni alberi, così come riportato di recente da qualche organo di stampa. In merito all’occupazione di ampie aree con sedie tavoli ed ombrelloni che non stiamo di certo a giustificare, bisogna dire che tale è un fenomeno ormai fuori controllo dopo quella sorta di liberi tutti, promossa da tutte le amministrazioni comunali, circa l’esenzione del pagamento dell’occupazione di suolo pubblico post covid. A tale proposito basterebbe verificare cosa sta succedendo lungo la parte pedonale del Corso Italia.

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Riflessioni e assenza di una certa comunicazione

In conclusione, oltre ad una comunicazione più diretta, schietta e concreta rispetto agli interrogativi avanzati dalla comunità, sarebbe opportuno che anche i cittadini contribuissero in tal senso. Se nell’entrare in Villa Comunale ad ammirare uno dei più prestigiosi panorami al mondo, abbiamo la possibilità in piena sicurezza, ordine e pulizia, di leggere un libro, prendere una bevanda seduti al bar, passeggiare lungo prati curati ed aiuole sempre fiorite, raggiungere facilmente, senza rischiare, il lido sottostante, bisognerebbe quanto meno per un momento fermarsi a riflettere e chiedersi circa chi e che cosa permette tutto questo. Se riuscissimo a realizzare ciò, probabilmente tante polemiche non avrebbero ragione di esistere. Ciò non significa che azioni portate avanti da cittadini tenaci come il prof. Luciano Propoli non siano indispensabili. Anzi per una Città ed un territorio esposti a livello internazionale, il pungolare, sebbene in maniera originale, chi è chiamato a gestire ed innovare un tale prezioso patrimonio, non può che incrementare l’avidità di fare sempre meglio.

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Tuttavia una puntuale ma  efficace e concreta  comunicazione  potrebbe  evitare di essere tacciati di far uso di arroganza e prepotenza, ma bensì, come evidenziato da Propoli, di essere equi, giusti, misurati,  e ragionevoli.  Evitare pertanto equivoci e cose non dette che  potrebbero essere causa di inutili e controproducenti contrasti  verso chi si è impegnato con entusiasmo a rimanere sempre dalla parte della collettività. D’altronde un tale modo di fare sarebbe il vero taglio con la politica del passato e senz’altro un paletto fondamentale  di quel cambiamento che con tenacia e concretezza si vuole mettere in atto.

Dal canto nostro continueremo a nutrire fiducia nel cammino intrapreso, anche in attesa che le gravi ataviche problematiche relative al territorio e alla nostra città, vengano prese in considerazione e risolte definitivamente. Nello stesso tempo, fornendo in modo costante una giusta, concreta ed obbiettiva informazione, continueremo ad evidenziare, elogi, malumori ed eventuali consigli provenienti da quel popolo che in ogni caso deve continuare a rimanere l’assoluto protagonista. – 28 giugno 2021 – salvatorecaccaviello.