Sorrento. Il recupero dell’Agruminato uno dei prossimi obbiettivi dell’Amministrazione Coppola?
Un vero e proprio polmone verde, nel centro di una Città alquanto congestionata, risulta essere da tempo in una condizione indecente e di totale abbandono. Una situazione che senz’altro non sarà sfuggita al Primo Cittadino e per la quale si attendono solerti provvedimenti.
Sorrento – Le aree verdi nel centro delle città,in un epoca dove diventa sempre più difficile respirare aria pura, sono sempre più ritenute delle vere e proprie ricchezze per le comunità. In quanto oltre a mitigare molti dei fenomeni inquinanti che colpiscono soprattutto i quartieri altamente urbanizzati, migliorano la qualità della vita dei residenti.
Diventa pertanto fondamentale tutelarne la presenza ma soprattutto prestare la massima attenzione circa la loro manutenzione e la disponibilità per la cittadinanza. Ultimamente l’attenzione dei sorrentini è stata riposta nello stato di totale abbandono in cui versa una delle aree verdi più rappresentative del nostro centro urbano, l’Agruminato di Marano. Un giardino tipico sorrentino, con accesso sul Corso Italia, dove la coltivazione predominate è quella degli aranci e dei limoni. Ultima testimonianza di quella che fu la tenuta Petrulo donata, negli anni settanta, al Comune di Sorrento dall’Armatore Achille Lauro ,per la costruzione della piazza dedicata proprio all’indimenticabile ex Sindaco e grande benefattore della nostra Città. Successivamente, finito in mani private, l’area fu riacquistata dal Comune dall’ Amministrazione guidata dal Sindaco, Ferdinando Pinto. Da alcuni anni, anche a causa della pandemia da covid, l’Agruminato è rimasto chiuso alla pubblica fruizione.
Tuttavia anche in precedenza, quello che a tutti gli effetti è ritenuto un luogo di svago, di socialità ma soprattutto di gioco per i più piccoli e di distensione per i cittadini più anziani, nonchè una attrazione per i nostri turisti, non e mai apparso nel pieno delle sue potenzialità, ma bensì alquanto trascurato. Tuttora, dal cancello sul Corso Italia, si può constatare l’assoluto stato di abbandono, sia dell’intera struttura, con erba alta e rifiuti un po’ ovunque, che delle innumerevoli piante di agrumi che non vengono potate presumibilmente da anni, visto il loro sviluppo in altezza. Una situazione quella della mancata potatura, nonché l’assalto di rampicanti selvatici, con il passare del tempo potrebbe portare alla estinzione di tali preziose piante. Di sicuro, anche in merito alla tutela del patrimonio arboreo , l’attuale Amministrazione capeggiata dal Sindaco, Avv. Massimo Coppola, ha ereditato una situazione al limite dell’irreparabile.
Nello specifico necessiterebbe pertanto, con il contributo indispensabile dell’Assessorato all’Ambiente, un solerte intervento. Onde evitare, con il perdurare di un tale stato di cose, dei danni maggiori a quello che è ritenuto un vero e proprio patrimonio per la nostra Città. Dove, sebbene vi sia una certa disponibilità di aree destinate a verde, che potrebbero migliorare di molto la qualità della vita di coloro che vivono nel centro storico, oppure in quartieri abbastanza congestionati come quello di Marano, da sempre non si è dato molta attenzione a quella che senz’altro rappresenta, soprattutto per le future generazioni, una grande ricchezza da custodire. Negli ultimi decenni, con il contributo anche da parte delle amministrazioni comunali, c’è stato addirittura una sorta di caccia a tali aree (giardini e agrumeti), spesso ritenute inutili e pertanto utilizzabili per altri “nobili scopi”, come la cementificazione oppure ricavarne i soliti parcheggi. Il Sindaco, Massimo Coppola sembra deciso ad invertire la rotta finora seguita. Applicandosi in modo concreto al recupero, all’incremento e alla manutenzione delle aree verdi e degli alberi che costituiscono il nostro patrimonio arboreo. Una ricchezza da preservare che, oltre ad essere di cruciale importanza per la qualità della vita dei nostri concittadini , rappresenta senz’altro un biglietto da visita di notevole importanza per una città dalla visibilità internazionale, come la nostra Sorrento. – 13 giugno 2021 – salvatorecaccaviello