Speciale TG1 sul dissesto idrogeologico, Atrani, Amalfi e il Sentiero degli Dei
Speciale TG1 sul dissesto idrogeologico, Atrani, Amalfi e il Sentiero degli Dei. Uno speciale particolare sul dissesto idrogeologico in Italia, tanto spazio alla Costiera amalfitana. Dal Dragone ad Atrani, che ci ha portato via Francesca, alla frana di Amalfi che ha fatto crollare la S.S. 163, al Sentiero degli Dei a rischio dopo i devastanti incendi in particolare da Praiano ad Agerola il servizio bellissimo fatto il sei giugno 2021 lo vogliamo riproporre oggi
Quali sono gli effetti già visibili del cambiamento climatico sul territorio italiano? E perché il Mar Mediterraneo si scalda di più e più in fretta degli altri mari? E’ da queste semplici domande che prende spunto il reportage di Speciale TG1 con l’inviata Rosita Rosa che ha ripercorso i luoghi dei più importanti disastri climatici registrati in Italia negli ultimi tre anni. Un racconto che inizia dalla tempesta Vaia, il primo uragano tropicale di categoria F3 mai segnalato alle nostre latitudini. Secondo gli esperti del CNR-ISMAR di Venezia la tempesta ha raccolto le sue energie in un mare insolitamente caldo, creando un vortice di vento e pioggia che si è incanalato lungo le gole dolomitiche. Persino i sismografi di terra sono stati in grado di registrare l’onda d’urto prodotta da quell’uragano mentre gli alberi rasi al suolo dalla tempesta hanno creato in Veneto 86 nuovi siti valanghivi, di cui 37 sono un potenziale pericolo che incombe sulle abitazioni. Sono stati decine gli eventi “estremi” registrati lungo la nostra fragilissima penisola, le zone costiere le più colpite: Amalfi, Camogli, Santa Margherita Ligure. Ma anche Terracina, Taranto o la Toscana dove il mare ogni anno erode metri preziosi di costa, come dimostrano gli studi dell’Università di Pisa in collaborazione con il CNR. “Il Mediterraneo è un hot-spot climatico, un mare quasi chiuso alle medie latitudini che amplifica gli effetti del riscaldamento globale – dice Gianmaria Sannino, climatologo dell’ENEA – quello che sta accadendo qui è ciò che accadrà negli altri oceani tra qualche decina di anni”…