Tutta Italia zona bianca da domani, ma preoccupa variante Delta

27 giugno 2021 | 02:47
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Tutta Italia zona bianca da domani, ma preoccupa variante Delta

Da lunedì 28 giugno anche la Valle d’Aosta in zona bianca e stop alle mascherine all’aperto

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(Fotogramma)

Tutta Italia zona bianca da domani lunedì 28 giugno, con la ‘promozione’ della Valle d’Aosta, e stop all’obbligo di mascherine all’aperto. Crescono però i timori per nuove chiusure e zone rosse a causa della variante Delta del coronavirus che preoccupa il mondo ed è sotto i riflettori anche in Italia.

  • Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 25 giugno il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che dispone il passaggio della Regione Valle d’Aosta in zona bianca. “Con l’ordinanza – ha detto il ministro – tutta l’Italia sarà in zona bianca a partire da lunedì. E’ un risultato incoraggiante, ma servono ancora cautela e prudenza, soprattutto alla luce delle nuove varianti. La battaglia non è ancora vinta”.

In Italia sono oltre 2,7 milioni gli over 60 non ancora vaccinati: come se tutti gli abitanti di Roma non avessero ancora ricevuto neanche una dose. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto settimanale della struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. Sono 354mila gli over 80 “in attesa di prima dose o della dose unica”, sono 813mila nella fascia 70-79, e 1,5 mln nella fascia 60-69: in totale circa 2,7 mln ancora non immunizzati.

“Per quanto riguarda la circolazione delle varianti” di Sars-CoV-2 “il ministero e le Regioni stanno alzando il livello di guardia, soprattutto a causa di una certa circolazione della variante Delta – ha sottolineato il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – Per questo motivo è necessario continuare con la campagna di vaccinazione in modo da cercare di immunizzare il maggior numero possibile di persone con il ciclo completo e allo stesso tempo è importante mantenere dei comportamenti individuali prudenti”.

“Si segnala un numero crescente di focolai di varianti del virus Sars-CoV-2, in particolare della variante Delta che, come sappiamo, presenta una maggiore trasmissibilità e che deve farci porre notevole attenzione” ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro.

I dati in Italia si avranno lunedì, quando “l’Istituto superiore di sanità (Iss) diffonderà i dati di quella che si chiama flash survery che ci dà un’idea precisa e accurata di quella che è la diffusione di quella che chiamiamo variante Delta o indiana” ha spiegato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. Il dato di diffusione della variante Delta in Italia dall’indagine preliminare è al 16% “verrà definito in maniera più affidabile ma siamo sotto il 20%”, ha confermato Locatelli.

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, “parlare oggi di zone rosse o lockdown non serve, occorre che gli italiani si vaccinino perché con la variante Delta gli obiettivi finali della campagna vaccinale sono cambiati: dobbiamo immunizzare l’80-85% della popolazione. Non possiamo accettare che rimangano senza vaccini milioni di persone. E poi vorrei sentire una parola più forte dalle istituzioni sul sequenziamento e la genotipizzazione dei casi registrati, è inaccettabile che in un momento come questo l’Italia rimanga all’1% dei casi sequenziati, dobbiamo correre e arrivare anche al 10%”.