A Positano inseguendo Alice nel paese delle Meraviglie

Positano (SA) Nell’ambito della rassegna “Vicoli in Arte” per la direzione artistica di Giulia Talamo e Ario Avecone, l’appuntamento domani, 8 luglio, alle ore 20:30 in Via Rampa Teglia è con la danzatrice e regista Alessandra Sorrentino, che con il musicista Fabio Cozzolino (foto in basso) presenterà “I Paesaggi interiori di Alice”(Secondo Viaggio) Prima di fare colazione penso a sei cose impossibili…Contale Alice! Quando devo raccontare di un evento legato alla danza, che si svolgerà a Positano, mi viene in mente sempre Rudolf Nureyev, perché fa parte della storia della Città verticale, in particolare ricordo un episodio raccontato da Giuliana Gargiulo, che Nureyev l’ha conosciuto fin dall’inizio della sua straordinaria carriera. Il ballerino russo era a Parigi e aveva da poco concluso una turnè, aveva vent’anni e al gate d’imbarco dell’aeroporto “Le Bourget”, d’un tratto abbandona le valige, scavalca una barriera divisoria e si consegna a due soldati francesi, chiedendo asilo politico. Il giovane ballerino russo, in quel preciso istante della sua vita, opera una scelta perentoria, decisiva, sconvolgente, senza ritorno. Nel momento in cui precipita dall’altro lato della barriera non è più lo stesso uomo. Alice, se ci pensate, fa la stessa scelta drastica, perentoria, senza ritorno, che la cambierà per sempre. La ragazza decide di inseguire Bianconiglio, decide di tuffarsi nella sua tana, ed è emblematica la domanda che a un certo punto della sua avventura le rivolge il Brucaliffo: Chi sei tu? Illuminante la risposta della piccola eroina: “Davvero non te lo saprei dire ora. So dirti chi fossi, quando mi son levata questa mattina, ma, d’allora credo di essere stata cambiata parecchie volte.” Credo che alcuni di voi, letto questo, mi muoveranno una sentita critica, che fai? Confondi realtà e fantasia? In realtà la vita è impastata di realtà e fantasia, anzi abbiamo bisogno dell’immaginazione per calarci nella realtà è lo stesso capolavoro di Lewis Carroll a suggerircelo, un testo straordinario che ben si presta alla trasposizione teatrale o alla traduzione nel linguaggio coreutico. Le parole della stessa Alessandra Sorrentino descrivono bene il suo progetto su Alice in Wonderland. “Di viaggio in viaggio, in una continua metamorfosi Alice scopre, come in un sogno più vero del vero, quanto sia discutibile, incerta ed evanescente quella realtà stabile, ben regolamentata, decorosa e immobile“. Alice è chiamata a mangiare magici biscotti per cambiare dimensione e poter andare avanti, metafora dei riti di passaggio che accompagnano la crescita di ogni donna e ogni uomo, così come il continuo confronto con questo mondo surreale, fatto di esseri e situazioni eccentriche, rivela alla ragazza l’esistenza dell’inconscio che va scandagliato fino in fondo, per dare al Brucaliffo una risposta sempre meno dubbiosa alla domanda più importante di tutte: chi sei tu? “I paesaggi interiori di Alice rappresentano la lotta contro il tempo, dove immaginazione e realtà si scontrano sempre in quello che è il cammino verso una crescita interiore dentro se stessi riconoscendo la potenza delle emozioni dell’animo umano”, aggiunge Alessandra. Il Bianconiglio è il tempo degli adulti che sembra non bastare mai, l’eterno invito a gustare una tazza di tè del Cappellaio Matto è, invece, la routinizzazione presente nella nostra vita sociale; la rabbia della Regina di Cuori il desiderio di ogni adulto di poter controllare ciò che per sua stessa natura è incontrollabile: l’esistenza. “L’improvvisazione tra danza e musica ci riporta a uno stretto legame con la fantasia che ha un proprio valore di verità. L’immaginazione tende alla riconciliazione dell’individuo con il tutto insistendo nell’affermare che essa deve e può diventare reale. Con “I paesaggi interiori di Alice”, scrive ancora Alessandra Sorrentino, “ho deciso di dare importanza alla figura della donna indipendente slegata da ogni forma di stereotipo legato alla vanità o alla repressione. Nel mio spettacolo, diviso in mosaici, porterò in scena un viaggio dentro Alice, un’eroina che si racconta aldilà delle meraviglie convenzionali”. In “I paesaggi interiori di Alice” credo di scorgere il concetto caro a Simone De Beauvoir, la donna non è una realtà fissa, ma un divenire e Virginia Wolf aggiungerebbe: “Continuerò ad azzardare, a cambiare, ad aprire la mente e gli occhi, rifiutando di lasciarmi incasellare e stereotipare. Ciò che conta è liberare il proprio io: lasciare che trovi le sue dimensioni, che non abbia vincoli”.
di Luigi De Rosa

Biografia: Alessandra Sorrentino è una Pompeiana innamorata di Napoli. Danzatrice classica e contemporanea professionista è diventata autrice regista e performer di Performance Art sperimentali vincendo molti concorsi internazionali e nazionali di videodanza, tra cui Il “coreografo elettronico” diretto da Laura valente all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il lavoro artistico viaggia di pari passo a quello politico infatti approfondisce il ruolo della donna in relazione alla riappropriazione degli spazi sottratti alla collettività filmando storie-coroegrafiche in luoghi antichi in disuso con la speranza di sottrarli all’abbandono attraverso la danza. Nella sua città a Pompei ha un suo centro di sperimentazione artistica che si chiama VULCANIA SWAN ( il cigno Vulcania) Performing Arts Center. Nel 2018 ha danzato per il Ravello Festival e nel 2019 è stata nella sede principale in Connecticut con i MOMIX una delle compagnie più importanti al mondo, realizzando così un grande sogno. Tra il primo lockdown e il secondo ha danzato al Museo Archeologico di Napoli in una performance art curata con al pianoforte Gino Giovannelli, purtroppo interrompendo un percorso sul nascere per la situazione attuale. Crede che l’arte sia un’arma letale per combattere la marginalità sociale infatti è impegnata come mediatrice culturale e insegnante di danza in aeree urbane con una forte necessità di assistenza all’infanzia. Amante dell’arte in tutte le forme è impegnata in una ricerca personale del movimento ispirato a Pina Bausch e Marina Abramovic. Esce con il video INTERNAL FREEZE girato al Teatro Bellini per fronteggiare la profonda crisi e alienazione che tutti gli artisti e gli amanti del teatro stanno vivendo. Alessandra crede fermamente nella fantasia.

Biografia Fabio Cozzolino musicista
Fabio Cozzolino, classe ’86, è un bassista e contrabbassista napoletano. Si laurea come professore d’orchestra presso il Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino sotto la guida di validi Maestri del Teatro San Carlo di Napoli. Laureando in contrabbasso interpretativo e compositivo presso il Conservatorio A. Peri di Reggio Emilia, è attivo come freelance in varie orchestre sinfoniche e compagini cameristiche, collabora come bassista in alcune band Campane ed Emiliane per live e produzioni studio recording, affrontando repertori moderni di musica leggera. Ha all’attivo 3 EP e 5 album nei quali ha collaborato come bassista e contrabbassista oltre ad aver prestato presenza in trasmissioni televisive e radiofoniche. Docente presso il Ministero della Pubblica Istruzione, è attivo come insegnante di basso elettrico e contrabbasso.