Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.

1 luglio 2021 | 23:27
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Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.
Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.
Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.
Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.
Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.
Comune di Montesano sulla Marcellana: in chiesa madre Sant’Anna con l’amico don Nicola Coiro onorando anche San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio di Padova.

Infatti il Cav. N. H. don Attilio De Lisa proveniente da Sanza ed originario di San Rufo sempre nella diocesi di Teggiano-Policastro con il Vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca (ricordando a livello di diocesi è l’unico Cavaliere Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede – Vaticano) di cui il Sottoscritto attuale Referente del Vescovo alla Formazione della Cultura Sociale, questa sera 1 luglio 2021 presente nella chiesa madre alla Santa Messa delle ore 19.00 presieduta dall’amico don Nicola Coiro di Sant’Arsenio e al termine con l’onore della benedizione del ciondolo di San Pio da Pietrelcina consegnatogli al momento dallo stesso parroco oltre si è vista anche quella dello stesso Cavaliere in persona compreso tutti gli stemma di onorificenza di stato vaticano-italiano già presenti sulla giacca + al collo il crocifisso di Gesù.
Onore e Gloria a Padre Pio da Pietrelcina (Benevento) che già dalla sua infanzia ha accarezzato il sogno di consacrare la sua vita al Signore.
È stato ammesso come novizio nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Morcone (Benevento).
Il 10 agosto 1910 è stato ordinato sacerdote nel Duomo di Benevento. Inizia così la sua vita sacerdotale, ma a causa di una salute piuttosto fragile, ha peregrinato in vari conventi prima di arrivare a San Giovanni Rotondo il 28 luglio 1916, dove ha vissuto fino al giorno della morte avvenuta il 23 settembre 1968 .
All’età di cinque ha ricevuto visite frequenti di Gesù e Maria, vedeva anche gli angeli, ma poiché pensava che tutti avessero queste facoltà non ne faceva parola con nessuno.
Nel 1911 riferisce al suo confessore e padre Provinciale l’apparizione di segni rossi e un forte dolore alle mani e ai piedi.
Il 5 agosto 1918 si manifesta la trasverberazione (perforazione spirituale del cuore con sanguinamento) e poi il 20 settembre 1918 ricevette le stimmate (le piaghe di Cristo sanguinanti) sia alle mani, sia ai piedi e al torace davanti al Crocifisso del coro della vecchia chiesina .
Poco prima della sua morte, le ferite, rimaste aperte e sanguinanti, guariscono e miracolosamente scompaiono.
Padre Pio ha fondato Gruppi di Preghiera per guarire e dare conforto all’anima e un ospedale cui scelse il nome di Casa Sollievo della Sofferenza.
Il 20 marzo 1983 inizia il processo diocesano della sua canonizzazione.
Nel 1990, dopo aver raccolto le testimonianze in 104 volumi, la causa passa a Roma presso Congregazione per le Cause dei Santi.
A seguito del parere favorevole espresso il 13 giugno 1997 dalla Congregazione per le Cause dei Santi, Padre Pio è stato beatificato il 2 maggio 1999 da Giovanni Paolo II e il 16 giugno 2002 è stato canonizzato dallo stesso papa Giovanni Paolo II.
Dal 3 all’11 febbraio 2016 le sue spoglie mortali sono state esposte a Roma per la venerazione.
Onore e Gloria a Sant’Antonio di Padova, al secolo Fernando Martins de Bulhões, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona (in portoghese António de Lisboa; Lisbona, è stato un religioso e presbitero portoghese appartenente all’Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946.
Da principio canonico regolare a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e in Francia.
Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d’Assisi. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì.
Fu dotato di grande umiltà, ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta proprio a Forlì nel 1222.
Antonio fu incaricato dell’insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento dei catari, che la Chiesa di Roma giudicava eretico. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all’età di 36 anni. Rapidamente canonizzato (in meno di un anno) il suo culto è fra i più diffusi del cattolicesimo.
Infine dal Cav. N. H. don Attilio De Lisa la vicinanza alla Parola del Signore Gesù figlio di Dio (Via,VIta e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana, alla Giustizia e alle Forze Armate.