Green Pass e accesso ai ristoranti nelle strutture ricettive. L’iniziativa di Federalberghi.
Tra le questioni ancora da chiarire, nel recente Decreto varato dal Governo in tema di certificazione verde covid -19, rimane quella dell’accesso alle sale ristorante delle strutture ricettive. Un tema immediatamente posto ,all’Esecutivo guidato da Mario Draghi, da parte di Fedelaberghi, che in attesa di una solerte risposta in merito, in Penisola sorrentina, con una circolare a firma del presidente Costanzo Iaccarino, evidenzia quelle che potrebbero essere delle definitive soluzioni.
La Green pass ovvero la certificazione verde Covid-19 permette , a partire dal prossimo 6 agosto, di svolgere o accedere ad una serie di attività. Tale documentazione può essere rilasciata dopo la somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose (nel caso di vaccino a doppia dose), con una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale.
Allo stesso modo viene rilasciata anche a coloro risultati guariti dall’infezione da Sars-CoV-2 con una validità 6 mesi; mentre con una validità di 48 ore viene rilasciata anche a coloro che si sono sottoposti ad un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2. Mentre non sarà necessario per chi sta all’aperto,tra le varie attività , a cui si può accedere in zona bianca, dal 6 agosto il green pass servirà per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso. Dove oltre ai dipendenti obbligatoriamente forniti di green pass, rimangono validi i protocolli già in vigore tra i quali l’obbligo di indossare la mascherina quando non si sta al tavolo; numero massimo di sei persone per tavolo; il buffet rimane consentito tramite la somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto.
Tuttavia, tra le questioni ancora da chiarire, rimane quella dell’accesso alle sale ristorante delle strutture ricettive. Se il decreto prevede che per accedere e pernottare in alberghi, pensioni e alle varie strutture extralberghiere non è previsto il green pass, al momento un grosso punto interrogativo rimane del come accedere ai ristoranti al chiuso all’intero degli alberghi. Un tema immediatamente posto al Governo da parte di Federlaberghi, circa il quale si aspetta una solerte risposta, visto anche le innumerevoli difficoltà di fare turismo durante quello che ormai resta della stagione 2021. Sulla questione, in Penisola sorrentina rileviamo la circolare a firma del presidente Federalberghi , Costanzo Iaccarino, con la quale si evidenzia la richiesta di di chiarimenti inviata dalla Federazione al Ministero del Turismo.
Nel frattempo , considerata la pluralità di ulteriori ipotesi in cui la norma trova applicazione , tra i quali ristorazione per clienti non alloggiati, matrimoni, centri benessere ed altro, la Federazione comunica che ha predisposto due cartelli , in italiano ed inglese, che le imprese possono utilizzare per segnalare le aree aziendali in cui l’accesso è consentito solo per le persone munite di green pass. Un primo cartello segnala che l’ingresso è riservato unicamente agli ospiti in possesso della certificazione verde, senza ulteriori specificazioni; un secondo cartello , oltre a menzionare la necessità della certificazione , consente di assolvere anche l’obbligo di esporre all’ingresso del locale informazioni che riportino il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo. Una ulteriore informazione potrà essere affissa all’ingresso dell’area interessata con lo scopo di evidenziare gli obblighi dei titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi di verificare la validità dei green pass e di conservare i dati personali ai fini del tracciamento. I cartelli saranno caratterizzati dal valore aggiunto tipico delle azioni di sistema, proponendo al cliente un’iniziativa garantita dai marchi: Accoglienza Sicura,Federalberghi , Italyhotels. Una iniziativa , quella di Federalberghi, dalla quale anche il Governo potrà trarre spunto per dare un definitivo chiarimento circa tale incertezza, entro il 6 agosto.- 31 luglio 2021 – salvatorecaccaviello