Housing sociale a Sorrento, la questione deroga approda in Consulta
Housing sociale a Sorrento, la questione deroga approda in Consulta. Ce ne parla Dario Sautto in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Il Piano Casa è applicabile anche in deroga alle norme paesaggistiche? Dopo anni di progetti, ricorsi, bocciature e sequestri, la questione di legittimità approda in Corte Costituzionale. L’udienza pubblica è fissata per novembre e arriva dinanzi all’organo di garanzia per rispondere ad un quesito posto dai giudici del Consiglio di Stato, in merito alla bocciatura del progetto di housing sociale nell’ex area Apreamare di Sorrento. In discussione ci sarà la legittimità della modifica al Piano Casa (legge 19/2009) attraverso l’articolo 12 bis, introdotto e approvato dal Consiglio Regionale della Campania nel 2014. Una modifica che introduce una deroga che, secondo le associazioni ambientaliste, è incostituzionale e «pericolosa» per la Penisola Sorrentina. Al giudizio, con una sua opinione scritta, parteciperà anche Italia Nostra, associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione. «La deroga indiscriminata introdotta scrivono i legali di Italia Nostra consente un aumento esponenziale del numero dei vani e dei residenti, anche in assenza di adeguata copertura di standard urbanistici, vanifica ogni corretta pianificazione e determina un notevole aumento del consumo di suolo».
LO SCONTRO Dunque il legislatore regionale con quella norma avrebbe consentito «gli interventi previsti dal Piano Casa relativi alla riqualificazione delle aree urbane degradate, anche in deroga al PUT dell’area sorrentino-amalfitana, eccezion fatta per le aree sui cui insistono vincoli di inedificabilità assoluta». Uno scontro, questo, che ha aperto a diverse interpretazioni e alla presentazione di progetti ambiziosi in tutti Comuni della Penisola Sorrentina. Se la questione dell’housing sociale di Sant’Agnello è ancora aperta su vari fronti pendono ricorsi al Riesame e in Cassazione da parte della Procura di Torre Annunziata, dopo il dissequestro degli appartamenti per Sorrento sono arrivate due bocciature, sia per Atigliana che per l’ex area Apreamare. In giudizio ci saranno Aldebaran e FG Buildings, la famiglia Apreda (rappresentata dall’avvocato Francesco Saverio Esposio) e AM Marine (avvocato Alfonso Celotto). Questi ultimi due sostengono l’inammissibilità del rinvio alla Corte Costituzionale della questione del 12bis da parte del Consiglio di Stato. Il progetto di «riconversione» era stato presentato dalla società A.M. Marine (già Apreamare, entrambe in liquidazione) e prevedeva di abbattere il capannone industriale dismesso e ricostruire in zona sottoposta a vincoli. Ma il progetto sforava nei parametri (altezza e vani) e prevedeva la costruzione di 8 super attici con piscina e giardini pensili.