Sorrento – Corso Italia a Piazza Veniero, dopo la realizzazione dei lavori Gori, sul verde pubblico non tornano i conti.
E’ quanto lamentano i cittadini residenti che a distanza di qualche mese aspettano ancora la ripiantumazione delle piante danneggiate o asportate durante i recenti lavori per l’impianto fognario.Bisogna che l’assessorato preposto corra subito ai ripari ed eviti alla popolazione la brutta abitudine di pensare che lungo le nostre strade, per le amministrazioni, sia più importante un tavolino in luogo di una pianta di arancio.
Sorrento – Dopo mesi di polemiche, circa gli innumerevoli disagi provocati dai recenti lavori, realizzati dalla Gori, per l’allacciamento della rete fognaria alla galleria consortile per la dismissione dell’impianto di depurazione di Marina Grande, tuttora Piazza Veniero e dintorni risentono di una serie di danni e criticità,a cui parrebbe che nessuno voglia porre ancora rimedio. Dal totale abbandono dal punto di vista del controllo e della vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine, alla sosta selvaggia, agli atti di vandalismo, all’occupazione indiscriminata di suolo pubblico, alla incuria verso il patrimonio arboreo, una delle più belle zone della nostra città continua ad essere una sorta di far west, dove è consentito di tutto. Una atavica problematica con la quale l’attuale Amministrazione inevitabilmente è costretta a misurarsi.
Tra le varie criticità, rilevate dai cittadini residenti e probabilmente sfuggita agli attuali amministratori, la ripiantumazione delle caratteristiche piante di arancio che anche in quel tratto ornavano il Corso Italia. Piante che furono asportate dalla ditta esecutrice dei lavori, per consentire una maggiore manovrabilità ai mezzi impegnati sul cantiere, ma che a lavori completati non sono state rimesse al loro posto. Quella che potrebbe essere identificata come una dimenticanza, a distanza di mesi, non è stata ancora data una soluzione.
Nonostante varie proteste e sollecitazioni anche verso quella parte politica che più in questi anni ha dimostrato una certa sensibilità verso le tematiche ambientali, tanto da esprimere l’Assessore preposto nell’attuale Giunta Comunale, il tratto di Corso Italia che dall’Ospedale porta a Piazza Veniero , tuttora rimane orfana di quattro piante di arancio che prima dei lavori abbellivano l’inizio del percorso pedonale.
Al momento sul lato destro, andando verso la Piazza, si continua a registrare tre postazioni ancora senza piante, con evidente pericolo per le persone che potrebbero inciamparvi. Mentre sul lato sinistro la postazione della pianta di arancio che all’epoca fu asportata con un mezzo meccanico, è stata inspiegabilmente coperta con dei basoli e spesse volte oggetto di occupazione di suolo pubblico da parte dell’attività commerciale adiacente.
Ora al di là che il patrimonio arboreo rappresenta una risorsa fondamentale, per una località ed un territorio che si prefiggono di praticare del buon turismo a livello internazionale, la sua tutela è senz’altro un primo passo verso quel miglioramento generale della vita di una comunità che ha pur deciso recentemente un taglio netto verso quelle politiche che in passato hanno visto il nostro prezioso territorio spesso soccombere a speculazioni di ogni tipo.
Se finalmente si è deciso di mettere in primo piano ed a pari passo con l’innovazione tecnologica, i temi relativi alla vivibilità, all’eco sostenibilità e alla cura dell’ambiente, la evidente inerzia di fronte ad una criticità di così facile soluzione, lascia pensare che i tempi, rispetto al recente passato, non sia poi tanto cambiati. Bisognerebbe pertanto essere consapevoli ed estremamente convinti, che anche le piante di arancio del nostro Corso Italia, sotto tale aspetto devono continuare ad essere (non a parole) come il resto del nostro patrimonio arboreo, protagoniste dell’immagine conferita al nostro splendido territorio.
Un primo piccolo step verso quel più ampio radicale cambiamento che tanti cittadini hanno invocato e che ora si aspettano. Se invece , dopo una vivace propaganda elettorale, si continua a dare la sensazione che, una volta raggiunto il risultato, lungo le nostre strade sia più importante un tavolino con annessi e connessi in luogo di una pianta di arancio, vorrà dire che, per buona parte della cittadinanza che ha votato e creduto nel cambiamento, anche stavolta è stata un’occasione persa. – 22 luglio 2021 – salvatorecaccaviello.