Una raccolta fondi per aiutare la famiglia dell’autista morto nella tragedia di Capri
Una raccolta fondi per aiutare la famiglia dell’autista morto nella tragedia di Capri. Ce ne parla Salvatore Dare in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Metropolis.
Una raccolta fondi per aiutare la famiglia di Emanuele Melillo, l’autista di 33 anni che giovedì mattina ha perso la vita nell’incidente di Capri. Su GoFundMe, la piattaforma online per le campagne solidali, è partita l’iniziativa lanciata da alcune guide turistiche che conoscevano bene il ragazzo nato nel rione Sanità.
Tutti i giorni faceva il pendolare tra Napoli e Capri, a fine giornata tornava a casa dalla sua famiglia e dalla moglie, che appena qualche settimana fa gli aveva annunciato di essere in dolce attesa.
La tragedia ha scosso l’intera comunità campana tanto che ieri, nel consueto appuntamento social in diretta su Facebook, il governatore Vincenzo De Luca ha ricordato in apertura di intervento l’incidente.
Il presidente della Regione ha espresso «vicinanza a questo giovane autista colto da un malore, che ha cercato di accostare il bus per evitare danni e non c’è riuscito. Una tragedia che poteva essere molto più grande. Il nostro cordoglio va alla famiglia del giovane Emanuele».
I parenti del trentatreenne sono distrutti. E chiedono, attraverso il proprio legale, accertamenti minuzioni per fare completamente chiarezza sull’accaduto. «Da una prima analisi sembra che Emanuele abbia tentato di accostare il veicolo ch purtroppo è precipitato: potrebbero aver concorso al tragico evento avarie del veicolo o anche irregolarità delle barriere di contenimento stradali. Perciò bisogna essere cauti e attendere i risultati degli accertamenti tecnici» sottolinea l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale dei familiari di Melillo.
La penalista rappresenta la famiglia di Emanuele con lo studio legale civilistico Giglio-Marangio. «È una tragedia immane, i familiari di Emanuele sono distrutti», dice ancora Cacciapuoti che ha nominato come consulente per l’autopsia (il conferimento dell’incarico è previsto questa mattina negli uffici della Procura, ndr) il medico legale Francesco Pacciolla. L’esame sarà poi eseguito presso il II Policlinico di Napoli. In merito alla dinamica e alle cause dell’evento, per l’avvocato Cacciapuoti, al momento, «è prematuro e azzardato fare delle ipotesi, anche perché sono necessarie specifiche competenze tecniche per accertarle».
Ci sono diverse ipotesi al vaglio degli investigatori: un malore improvviso dell’autista, o un guasto meccanico del minibus precipitato nel vuoto. Il giorno dopo l’incidente di Capri si rafforzano le sue ipotesi sulle cause di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più tragiche, visto l’affollamento del tratto di spiaggia su cui si è incagliato l’automezzo dopo essere precipitato dalla stradina soprastante.
Il lavoro di tecnici e investigatori coordinato dalla procura di Napoli non sarà semplice.