Calcio, uno sguardo al calciomercato
Ad 11 giorni dall’inizio del campionato e a 20 dalla chiusura del calciomercato, in serie A poco è mutato. Dopo un turbolento valzer di panchine, Mourinho alla Roma, Simone Inzaghi all’Inter, Spalletti al Napoli, Sarri alla Lazio e Allegri alla Juve, i club della massima serie si trovano a dover fare i conti con le proprie finanze, tanto da pensare più alle cessioni che agli acquisti. L’Inter, per esempio, nonostante abbia vinto lo scudetto, è stata costretta a vendere i suoi migliori giocatori, Lukaku al Chelsea e Hakimi al PSG mentre il Milan, che il prossimo anno disputerà anche la Champions League, si è privato del portierone Donnarumma e di Calhanoglu. I giallorossi della capitale hanno salutato dopo 6 anni l’attaccante 35enne Dzeko, arrivato a Milano alla corte di Inzaghi; intanto De Laurentiis da Castel di Sangro fa sapere che farà rientro a Roma per occuparsi in prima persona delle offerte di mercato. Il patron azzurro in conferenza aveva reso noto che gli i suoi gocatori sarebbero stati tutti cedibili ad offerte adeguate, tanto che i tifosi partenopei temono ora di perdere Insigne, che non ha ancora rinnovato il contratto e Koulibaly, che sarebbe difficile da rimpiazzare. Non molto diversa la situazione nei paesi d’oltralpe dove, a parte il PSG che sta continuando ad infoltire la sua rosa, si muove ben poco. “L’evento” di agosto che ha fatto più discutere è stato l’addio di Messi dal Barcellona, dopo 18 anni, a parametro zero. Il campione argentino, infatti, chiuderà la sua carriera a Parigi dove è stato è stato accolto da centinaia di tifosi che lo hanno acclamato per diverse ore sotto l’hotel.