Elezioni a Vico Equense: la sfida dell’esordiente ai politici di lungo corso
Elezioni a Vico Equense: la sfida dell’esordiente ai politici di lungo corso. Ce ne parla Ilenia De Rosa in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Continuità, alternativa, novità. Ognuno dei tre candidati a sindaco, in vista delle prossime elezioni amministrative, punta su un aspetto diverso. Gli scenari sono definiti, anche se non si esclude qualche colpo di scena dell’ultimo minuto. A garantire continuità col passato è Peppe Aiello, impegnato in prima linea nella politica cittadina da 15 anni. È stato consigliere comunale per 10 anni con l’amministrazione di centrodestra guidata da Gennaro Cinque, dal 2006 al 2011, durante i quali per circa un anno e mezzo ha anche ricoperto il ruolo di assessore al turismo lasciando l’incarico in consiglio. È stato, poi, tra i più votati alle elezioni del 2016: successo che gli ha garantito la carica di capogruppo di maggioranza, per i cinque anni di governo cittadino di Andrea Buonocore. Adesso Aiello è sceso in campo candidandosi a sindaco, con l’appoggio di sei liste, o forse cinque. Sui manifesti, infatti, i simboli sono sei: Udc, Fratelli d’Italia, Peppe Aiello sindaco, L845, Tra la gente, Vico Equense domani.
LA POLEMICA La nota diffusa ieri pomeriggio da Giuseppe Dilengite, promotore della lista Vico Equense domani, però cambia le carte in tavola. «L’intenzione del sottoscritto era ed è quella di partecipare ad una coalizione liberale, moderata e progressista, prevalentemente sostenuta da liste civiche annuncia Dilengite – L’ingresso nella coalizione di Fratelli d’Italia invece la connota come coalizione di destra, più che di centro. Non posso identificarmi in tale disegno politico. Pertanto annuncio ufficialmente il mio personale ritiro dalla coalizione». Il progetto di Peppe Aiello intanto va avanti. «Sono anni che mi occupo di politica animato da tanta passione e amore per la mia città» afferma il candidato a sindaco, espressione della maggioranza uscente, a cui si è unito qualche altro che ha deciso di cambiare schieramento, come il gruppo L845.
A simboleggiare l’alternativa è Maurizio Cinque, che alle ultime elezioni ha sfidato, per la carica di sindaco, Andrea Buonocore perdendo per una manciata di voti. Si è seduto tra i banchi dell’opposizione per cinque anni e adesso ci riprova. «Rappresentiamo tutti coloro che non si identificano nella politica di questi ultimi 15 anni. Siamo l’alternativa sostiene Cinque e uniamo persone con provenienze diverse ma con un obiettivo comune: guidare la città in modo diverso». A sostenerlo sei liste: Maurizio sindaco, Vico sostenibile, Società civile, Movimento 5 Stelle, Liberamente, Amici a 4 zampe. Con lui non ci sono più molti che lo hanno accompagnato durante l’ultima sfida e che in questa tornata elettorale hanno scelto una linea diversa. Chi però è sceso in campo al suo fianco, è convinto che la coalizione può farcela.
IL VOLTO NUOVO Medico e professore universitario all’università di Modena, Giovanni Ponti si candida appoggiato da tre liste. Il suo lavoro lo porta a stare spesso fuori regione, ma l’amore per la sua terra lo riconduce sempre qui, a Vico Equense, dove ha famiglia. I gruppi che lo appoggiano sono: Ponti per Vico, Rinascimento, Ponti con la cultura. Ma non si esclude che possa nascere un’ulteriore lista. Due gli elementi distintivi del suo programma: l’impegno per la riapertura dell’ospedale De Luca e Rossano e l’estraneità alle dinamiche politiche degli ultimi anni. Tutti i candidati che lo sostengono, infatti, non sono mai stati né consiglieri, né assessori. «La completa novità per qualcuno potrebbe sembrare una debolezza afferma Ponti invece per noi è un punto di forza di cui essere fieri».