Lettere da Piano di Sorrento – Ma chi siamo veramente?
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“MA CHI SIAMO VERAMENTE?”
“L’imbecillità umana non ha limiti” (può darsi ne abbia già parlato in un altro articolo) era la frase che lessi su di una parete della stazione dei Carabinieri di Positano. La prima cosa che feci fu quella di congratularmi con il Comandante per averla bene evidenziata, quanto alla veridicità del contenuto, ne ho constatato l’esattezza in tantissimi casi.
Anche nella breve casistica che mi accingo a riportare la frase acquista tutto il suo valore.
Recentemente, in una riserva ambientale di un’isola greca, è stata rinvenuta una foca monaca (se non vado errato un animale a rischio estinzione) morta fiocinata, un inutile barbarie.
In una notizia di telegiornale il giornalista, nel segnalare la vastità dell’incendio avvenuto in Sardegna, ha dichiarato: “per fortuna non ci sono state vittime”. E la morte di tanti animali, la distruzione di ulivi secolari, questo non fa parte di vittimismo?
Nella nostra beneamata Penisola, già ne eravamo a conoscenza, ci sono degli individui, non so come definirli, che si divertono a sparare ai falchi, anche quelli piccoli, e/o distruggono i nidi delle rondini, come è avvenuto nella località Preazzano a Vico Equense. Per questi episodi non si può parlare di crudeltà perché la crudeltà, pur manifestando una grave deformazione del sentire, presuppone, però, la presenza di un cervello, magari bacato, l’imbecillità invece è lo zero assoluto.
Ma, nella contraddittorietà della condotta umana, si manifestano anche quei sentimenti che i nostri antenati Romani definivano “pietas”, sentimenti che, a volte, rendono tollerabile la presenza dell’uomo sul Pianeta. Un altro episodio confortante si è verificato recentemente: una buona samaritana ha raccolto un cane abbandonato sull’autostrada sempre ad opera di quel capolavoro di Dio che chiamiamo uomo. La povera bestia era così magra che a stento riusciva a muoversi. Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo avverto il rumore di un elicottero che passa sulla mia casa e tiene agganciato un secchio; questo mi ricorda che è iniziata la stagione degli incendi. Incendi che interessano non solo il nostro Paese ma anche l’estero e sono incendi sempre più devastanti rispetto a quelli degli anni precedenti, favoriti dalle mutazioni climatiche ma soprattutto dalla mano dell’uomo.
(avv. Augusto Maresca)