Maiori, al via i preparativi per “S. Maria a Mare” , attesa per i festeggiamenti ed i fuochi a ferragosto. Una tradizione di 800 anni
Maiori ( Salerno ) . Al via i preparativi per “S. Maria a Mare” , attesa per i festeggiamenti ed i fuochi a ferragosto. “Da mesi il Comitato è al lavoro per garantire dei rispettosi e semplici festeggiamenti per onorare S. Maria a Mare, Patrona della Città di Maiori, in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti”, come apprendiamo per la festa della cittadina della Costiera amalfitana , una delle più belle e sentite della Campania, mentre a Positano, al momento, i fuochi non sono stati previsti per evitare assembramenti per le normative anti Covid .
E’ una festa che dura da 800 anni e oltre, come riporta wikipedia .Santa Maria a Mare è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, la madre di Gesù. Il nome deriva dal fatto che la statua raffigurante Maria e il Bambino Gesù, come narrato da diverse e antiche leggende, sia stata ripescata dal mare da dei pescatori o ritrovata alla deriva su una spiaggia.
Nei primi anni del 1200 (1204?) una nave proveniente dall’Oriente, nell’attraversare le acque del antistanti Maiori, in Costa d’ Amalfi, fu sorpresa da una furiosa tempesta. I marinai, per evitare il naufragio, pensarono di alleggerire il carico della nave, gettando in mare parte della merce e alcune balle di cotone. Dopo qualche giorno, alcuni pescatori maioresi rinvennero nella rete tirata a riva alcune di quelle balle gettate a mare dalla nave di passaggio. Le aprirono per vedere cosa contenessero e con loro grande stupore e meraviglia, in una di esse, trovarono una bellissima Statua in legno della Vergine, intatta. Per cui la tradizione, vuole che siano questi a portare a spalla in processione la statua.
Nel Cilento, l’altra costa di Salerno, Santa Maria di Castellabate condivide il culto di Santa Maria a Mare, grazie probabilmente ai tanti emigranti della costiera amalfitana giunti a Castellabate con l’emigrazione del XVIII secolo a causa della peste che colpì duramente il salernitano. E’ la patrona di entrambi i paesi, ricordiamo che da quella zona, anzi da Capaccio Paestum, vi fu probabilmente molto prima uno spostamento al contrario, verso la Costa d’ Amalfi e Positano, dove ancora ci sono segni e toponimi, oltre alla tradizione dei meloni che venivano portati via mare dalla Piana del Sele
Processione di Santa Maria a Mare nel comune di Maiori.
La festa patronale in onore di Santa Maria a Mare rappresenta la principale festività di Maiori. Quella del ferragosto non è l’unico giorno in cui viene celebrata la santa protettrice. La terza domenica di novembre, infatti, è un’altra ricorrenza in cui si celebra la statuina raffigurante la madre di Gesù, ricordata dai Maioresi come “La Madonna di notte”, poiché la prima messa è celebrata alle prime luci dell’alba, quando gli abitanti della cittadina sono svegliati dallo sparo di mortaretti e dalla banda, che gira per le vie cittadine intonando una pastorale natalizia. Sia le processioni di novembre che quelle di Ferragosto si concludono entrambe con la cosiddetta e caratteristica “corsa della Madonna”: la statua della Vergine viene portata di corsa lungo i 127 gradini della scalinata che separa la piazza D’Amato dalla Collegiata. Questo antico rito raffigura simbolicamente l’assunzione di Maria in anima e corpo in cielo.
I festeggiamenti cominciano con il “Mese della Madonna”
I festeggiamenti estivi in genere cominciano il 15 luglio scorso, quando alle 6.30 il suono festoso delle campane e lo sparo dei fuochi d’artificio annunciano l’inizio del “Mese della Madonna”, che si caratterizza per la celebrazione della S. Messa alle ore 7 del mattino, e al pomeriggio con il canto del Rosario Popolare, fino al 14 agosto. Il giorno 4 Agosto sarà ricordato il 527° Anniversario della miracolosa traslazione della Statua lignea di S. Maria a Mare dall’Altare laterale all’Altare Maggiore, avvenuta nel 1494; nelle varie celebrazioni eucaristiche è stato ricordato il miracoloso evento attraverso la lettura di atti storici, i quali descrivono con dovizia di particolari, come quel 4 Agosto sera, la Chiesa era avvolta da una luce abbagliante, come se ci fosse un enorme incendio e di come la Venerata Statua fu ritrovata sull’Altare maggiore senza che nessuno la spostasse manualmente; inoltre, a sera, con il canto del Te Deum si è ringraziato il Signore per tale avvenimento. Il 5 agosto, con l’alzata del Quadro al Corso Reginna in forma privata al mattino presto e senza alcun gesto di folclore, ha avuto inizio il Solenne Novenario.
Foto Michele Abbagnara