Housing sociale a Sant’Agnello, ecco perché potrebbero pagare tutti se va a sentenza

22 settembre 2021 | 17:46
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Housing sociale a Sant’Agnello, ecco perché potrebbero pagare tutti se va a sentenza

L’Housing Sociale a Sant’Agnello è il tema dominante della cronaca giudiziaria della penisola sorrentina ma anche della provincia di Napoli. I giudici del Tribunale di Torre Annunziata dovrebbero far partire al più presto gli inviti a comparire per cominciare la causa.

Intanto, il prossimo 27 settembre ci sarà il Tribunale del Riesame che potrebbe confermare il sequestro in base alle indicazioni della Cassazione. Sulla questione abbiamo sentito alcuni avvocati i quali hanno precisato che con il sequestro ci potrebbe essere lo sgombero da parte del giudice poiché si nominerà un custode giudiziario che potrebbe intervenire in tal senso.

All’Housing Sociale in questo momento sono circa 20 le famiglie che sono entrate pagando e che, in teoria, potrebbero rischiare di essere sgomberate anche se ovviamente ci auguriamo che questo non accada. Stiamo parlando solo delle ipotesi giudiziarie che si potrebbero verificare.

Un altro aspetto importante della situazione è il processo. Che fine farà? Ci sono vari scenari possibili, quello più probabile è che questo processo non giunga completamente alla fine. Tra primo grado, appello, cassazione è possibile che si arrivi all’assoluzione dei protagonisti. Ma tutto dipende dal primo grado perché l’atto amministrativo è un atto perfetto dal punto di vista giuridico. Quindi, l’atto amministrativo di concessione dell’Housing Sociale è tutt’ora valido finché non venga annullato o disapplicato (per usare un termine giudiziario) da un altro atto. Nel caso in cui l’atto venga disapplicato e si arrivi alla condanna di primo grado – anche se secondo noi la prospettiva di una condanna definitiva è ben lontana – l’Housing Sociale diventa automaticamente abusiva ed entrerà, quindi, a far parte del patrimonio comunale, verrà acquisito e demolito seguendo la procedura applicata nei casi di abusivismo. Se questo dovesse accadere gli assegnatari dovrebbero costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento danni.

Come ha già detto la Procura all’inizio di questa vicenda, è preferibile che il processo finisca subito e si chiarisca. Se invece dal primo grado dovesse risultare l’innocenza di tutti e la nullità del procedimento allora non succederà nulla. Ugualmente non succederà nulla nel caso si arrivi a prescrizione senza sentenza di primo grado, cosa ben difficile perché i magistrati stanno lavorando al fine di accelerare i tempi ed evitare questa ipotesi.

Lo scenario migliore ovviamente sarebbe quello dell’assoluzione di tutti che permetterebbe agli assegnatari di restare nelle proprie case.

Il Tribunale del Riesame dovrebbe decidere a breve, salvo che i motivi della Cassazione non siano ancora depositati e quindi potrebbe rinviare. S ei motivi della Cassazione siano stringenti il Tribunale del Riesame avrà ben poco margine per poter stabilire in maniera diversa dal dissequestro e l’immobile resterebbe abusivo, con l’unica differenza che rispetto a prima ora le famiglie sono all’interno delle abitazioni.