Sorrento, Raffaele Attardi: “L’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina esiste già…”

12 settembre 2021 | 23:40
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Sorrento, Raffaele Attardi: “L’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina esiste già…”

Sorrento. Sul tema dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina riportiamo il post del chimico Raffaele Attardi: «La partigianeria fa brutti scherzi e copre la realtà. I fatti sono questi. L’ospedale unico della penisola sorrentina esiste già ed è la somma dei presidi ospedalieri di Sorrento e Vico Equense, detti appunto ‘Ospedale Unico della Penisola Sorrentina’. Fu necessario alcuni anni fa adottare questo artificio per evitare di chiuderli, perché ciascuno di essi preso singolarmente era al di sotto degli standard previsti dal piano nazionale ospedaliero. In cambio si era promessa una razionalizzazione delle strutture con l’eliminazione dei reparti duplicati e il miglioramento degli stessi; invece per egoismi e paure molti duplicati sono rimasti, perché ognuno vuole il reparto sotto casa, e di conseguenza non solo non si è attuata la razionalizzazione, ma sono anche mancate le risorse, gli sprechi infatti costano, e si è lasciato nel degrado le strutture.

Adesso si spaccia come miglioramento e potenziamento la realizzazione di un terzo ospedale, che offre poco di più di quello che potenzialmente offrirebbero insieme già oggi Sorrento e Vico Equense. Non solo, al danno si aggiunge la beffa e poiché non è immaginabile costruire un terzo ospedale per fare le stesse cose degli altri due, secondo la regola ed il buonsenso, si dovranno chiudere entrambi i presidi di Sorrento e Vico Equense. E cosa ancora più grave, mentre tutto questo processo andrà avanti, cosa che durerà anni e comporterà molte spese, le strutture di Sorrento e Vico Equense continueranno ad avere duplicati e soffrire di gravi carenze.

C’è un solo termine per definire la sanita in penisola che si barcamena fra atti eroismo e malasanita: è inaffidabile. E c’è un solo termine per definire quello che dovrebbero essere i pilastri del suo sviluppo futuro e cioè i servizi di prevenzione, assistenza e riabilitazione: inesistenti».