Blockchain per il limone di Sorrento nel progetto “Terra Sorrentina”
Blockchain per il limone di Sorrento nel progetto “Terra Sorrentina” . L’agricoltura come ricchezza del territorio e anche come veicolo per la promozione del territorio, questa la riflessione del primo cittadino Massimo Coppola durante il convegno di presentazione che potete seguire sul link diretta sopra . E’ ancora Sorrento all’avanguardia con un progetto che punta ad ottenere finanziamenti pubblici per la creazione e l’implementazione di strumenti innovativi che consentano di ripercorrere, con un sistema di blockchain, l’intero percorso dei prodotti, permettendo alle aziende di migliorare l’affidabilità e la competitività. Il piano è stato presentato al Circolo dei Forestieri di Sorrento
Sono intervenuti il sindaco Massimo Coppola, Giuseppe Guida, Gennaro Fiume, Luca Mauriello, TESAF Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali UNIPD, Francesco Marinello, Nicola Caputo, Lorenzo Fiorentino, Le Grottelle Agriturismo, Salvatore Loffreda, Coldiretti Campania, Piergiorgio Sagristani, Lorenzo Balducelli.
Ha moderato l’evento Teresa Del Giudice. Cliccando su diretta potete vedere tutto il convegno .
Il progetto si sviluppa intorno alla blockchain, un registro digitale aperto, in grado di memorizzare record di dati, denominati «transazioni», in modo sicuro, verificabile e permanente. È rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante crittografia. Una volta scritti i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi e ciò, per natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete.
Il meccanismo della blockchain, secondo il progetto, andrà impiegato a supporto della tracciabilità-rintracciabilità dell’olio extravergine di oliva Dop della penisola sorrentina e del limone di Sorrento Igp in modo da ottimizzare la gestione logistica, monitorando tempi e freschezza del prodotto, per certificare il marchio territoriale e consentire di accedere ai mercati nazionali ed internazionali dove arriverebbero solo prodotti certificati di alta qualità e tracciati. Grazie alla blockchain si consente un aumento della sicurezza alimentare, visto che permette di ricostruire la storia di un alimento lungo la filiera di produzione, oltre che di garantirne un tempestivo ritiro dal mercato, qualora si manifestino problemi che possano rappresentare un rischio per il consumatore.
Sul canale you tube di Positanonews TV alcune interviste del direttore Michele Cinque post evento