Dopo la pausa estiva il 2 ottobre con il vernissage alle ore 19,riprendono le mostre alla galleria Proposte Lab di Cava de Tirreni,sotto la direzione artistica di Antonio Perotti,
con un interessante mostra del pittore, architetto, musicista, compositore cantautore Luca Pugliese . Dopo la laurea, rigenerato e ispirato dal ritorno nella “blu Irpinia”, eleva il cosmo – luogo della necessità, del non effimero – a motivo ispiratore della sua ricerca pittorica.Le opere di Luca Pugliese rappresentano l’immagine di una vita immaginaria, fatta di realtà surreali e di oniriche visioni. Opere che hanno il pregio di rappresentare la vita che immaginiamo o che vorremmo vivere, con una attenzione particolare alla natura in tutti i suoi aspetti. Luca Pugliese riesce a trasferire alle persone che ammirano le sue opere, emozioni profonde, uniche e irripetibili, trasferendo nello sguardo di chi osserva, la sua voglia,imprescindibile, di continuare a vivere in un mondo fiabesco.
Nella straordinaria carriera di creativo, Luca Pugliese conta collaborazione con Angelo Branduardi. In questo periodo è in tournée con Dario Salvatori.
Luca Pugliese (Avellino, 1973) è architetto, pittore e musicista-cantautore. All’Irpinia sceglie di consacrare un ambizioso progetto: trasformare i suoi angoli più suggestivi e remoti in un’accademia virtuale dove fruire dell’arte a pieni polmoni, dando il via, nel 2001, alla kermesse di musica e arti visive “Terra Arte”. Sempre nello stesso anno fonda il progetto di musica d’insieme “Fluido ligneo”, prende corpo la “mitologia” del legno: l’idea del suonare e del suonato come “ossessivo” ascolto e limatura delle vibrazioni e improvvisazioni emanate dal legno di una chitarra. Idea che Pugliese ha esportato e concretizzato nel suo Fluido Ligneo, progetto di musica d’insieme dalle svariate collaborazioni e con all’attivo quattro album (Endemico, 2003, presentato con Angelo Branduardi; Flashbacks, 2005; Andante…, 2009, distribuito da EMI; Déjà vu, 2012).«Ai miei occhi,» dice Pugliese a proposito del legno «un albero non è altro che una proboscide che sugge acqua per crescere e nutrirsi. È quindi acqua, che da fluida diventa materica e, almeno al nostro tatto, impenetrabile».
Come pittore, ha tenuto mostre personali e collettive in tutta Italia. Nel 2010, con la sperimentazione pittorico-musicale “Cosmo sonoro”, confluita nell’omonimo catalogo (ed. Skira), ha tenuto mostre personali alla Triennale Design Museum di Milano e al Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna.
A partire dal febbraio 2013 ha diretto il suo impegno civile e sociale verso la drammatica situazione delle nostre carceri, promuovendo e organizzando a proprie spese una tournée che finora ha interessato nove istituti penitenziari in tutta Italia, per un totale di sedici concerti. L’ultima sua creazione “Pesci di montagna”, gigantografie su base lignea, in mostra anche a Napoli svariate gigantografie dei Pesci di montagna illuminato, a Luglio la faggeta di Gavitoni,comd viaggio a ritroso tra le antichissime ere geologiche che hanno visto strati e strati di depositi marini sedimentarsi nel paradiso di roccia calcarea su cui oggi poggiano i nostri piedi.
Antonio Di Giovanni