Amalfi, il giornalista Sigismondo Nastri ed i vecchi detti sulla festa di Sant’Andrea Apostolo

26 novembre 2021 | 17:43
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Amalfi, il giornalista Sigismondo Nastri ed i vecchi detti sulla festa di Sant’Andrea Apostolo

Amalfi. Riportiamo il post del giornalista Sigismondo Nastri sui vecchi detti legati alla festa di Sant’Andrea Apostolo: «Il 30 novembre Amalfi celebra la festa di Sant’Andrea Apostolo, patrono della città. Vecchi detti legati alla ricorrenza. Mancano quattro giorni alla celebrazione della festa di Sant’Andrea apostolo, protettore della città di Amalfi. Considerato il maltempo, e il presumibile calo della temperatura, non è escluso che il vecchio detto possa trovare concreta applicazione: “Sant’Andrea, ‘a neva ‘mpoléa”. Cioè (come lo interpreto io): “Sant’Andrea, la neve in grembo”.
Questa espressione, ‘mpoléa, è tipicamente amalfitana. Non ce n’è traccia nella lingua napoletana. Cerco perciò di far leva sui ricordi.
Ad Amalfi – è certo – ‘mpoléa significava “dint’ ‘o mantesino”: “dentro il grembiule”, indossato dalle donne durante i lavori domestici, dalla vita in giù, annoccato sulla schiena. Che, oltre a proteggere dalle macchie, dagli schizzi del ragù e non solo del ragù, aveva altri usi: quello di presine quando c’era da spostare una pignata dal fuoco o portare a tavola una zuppiera bollente, e di canestro per piccoli trasporti in ambito domestico. Patate, uova, legno o carbone per la fornacella. Bastava tener sollevato il lembo inferiore con una mano e il gioco era fatto.
Quando una mamma stava seduta, col bimbo piccolo appoggiato sulle gambe e abbracciato al seno, capitava che commentasse, compiaciuta: ‘o tengo ‘mpoléa, stritto stritto a me. Quante volte ho sentito, da ragazzo, tra vicine di casa: “Ngiulì’, aggio cuóto [còlto] ‘e pummarole, ne vuò’?”. “Grazie, Marietté’, ma comme m’ ‘e porto?”. “T’ ‘e miette ‘mpoléa”. E il mantesino diventava subito cesto, paniere, scodella, scegliete voi.
Trovo anche un proverbio piemontese: “A Sant’Andria o freido sciappa a pria”, e uno genovese: “Pe sant’Andria u freidu u sciappa a pria”. Il significato è lo stesso: “A/Per Sant’Andrea il freddo spacca la pietra”.
Legati alla festa, in calendario il 30 novembre, esistono altri detti, che mettono per lo più la ricorrenza in rapporto con le condizioni climatiche:
– A Sant’Andrea la neve è per la via;
– Sant’Andrea porta o neve o bufera.
E proprio perché fa freddo si pensa anche a rifocillarsi bene:
– Per Sant’Andrea, ti levi da pranzo e ti metti a cena (con lo sguardo, ovviamente, già rivolto alle festività di fine anno);
– Da Sant’Andrea, del maiale venticinque giorni a Natale (gira e gira, alla fine a rimetterci è sempre il povero porco: capita a Natale, come pure a Pasqua)».
(da: mondosigi)