Benevento. “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”, dal 18.11 al 02.12.2021.

16 novembre 2021 | 11:36
Benevento. “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”, dal 18.11 al 02.12.2021.
Benevento. “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”, dal 18.11 al 02.12.2021.
Benevento. “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”, dal 18.11 al 02.12.2021.

Segnalazione di Maurizio Vitiello – “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”, dal 18.11 al 02.12.2021.

Arte/Studio – Gallery

Via Sant’Agostino, 15

82100 Benevento

Sito internet: www.artestudiogallery.com

E-mail: artestudiogalleria@gmail.com

Fb: Antonio Artestudiogallerybn

Dalle ore 17,00 alle ore 19,30 di giovedì 18 novembre 2021, all’Arte/studio – Gallery di via Sant’Agostino 15 – Benevento, a cura di Mario Lanzione, con il testo critico di Giovanni Cardone e con la direzione artistica di Antonio Salzano, sarà inaugurata la mostra “Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”.

L’esposizione durerà fino al 02 dicembre e sarà visitabile il martedi e il giovedi, dalle 17,00 alle 19,00.

Su appuntamento, telefonando al 3339242084.

Evento su prenotazione nel rispetto delle norme sanitarie anti-Covid, con accesso limitato e sottoposto all’esibizione del Green Pass

La mostra propone in esposizione opere di Claudio Carrino, Gerolamo Casertano, Pippo Cosenza, Carmine Di Ruggiero, Antonio Izzo, Edoardo Ferrigno, Fabio Mariacci, Pietro Pezzella, Achille Quadrini, Myriam Risola, Gianni Rossi e Paolo Viterbini. Artisti provenienti dall’Umbria, dal Lazio, dalla Campania e dalla Puglia che, pur non facendo parte di un gruppo costituito, hanno in comune una matrice astratto-geometrica.

Sono “maestri” dell’arte contemporanea che hanno già esposto all’Arte/Studio – Gallery e che hanno una notorietà a livello internazionale, con personali e collettive che hanno segnato la storia dell’Astrattismo in questo primo ventennio del terzo millennio.

“Contaminazioni Astratto-Geometriche. Artisti per l’Arte/Studio – Gallery”

a cura di Mario Lanzione

testo critico di Giovanni Cardone

L’avventura artistica dell’Arte/Studio – Gallery di Benevento è nata nel 2012. E’ uno spazio culturale unico nel suo genere che cerca di proporre eventi esclusivi passando dall’arte alla letteratura fino alla musica. Tutto questo ha lo scopo di promuovere opere, artisti e progetti meritevoli al di là di logiche mercantili, speculative o clientelari. L’obiettivo è consentire a talenti emergenti di proporre le loro opere in contesti in grado di valorizzarle, solo in virtù della qualità e dell’originalità e non del censo o delle conoscenze. L’Ideatore di questo spazio è l’artista Mario Lanzione, che insieme a Giuseppe Cotroneo e Antonio Salzano hanno creato il Movimento ‘Astrattismo Totale’. L’Arte/Studio – Gallery di Benevento in questi anni ha saputo proporsi sul territorio campano e nazionale con mostre e rassegne, tant’è vero che collabora attivamente con lo Spazio 121 di Perugia. La mostra Contaminazioni Astratto – Geometriche, oltre ad avere una cifra di qualità di personaggi provenienti dalla Puglia, dal Lazio e dall’Umbria e che collaborano da molti anni con l’attività artistica della galleria, affonda le sue radici nella storia dell’arte campana dato che degli artisti partecipanti, facevano parte della famosa Galleria San Carlo di Napoli e in seguito fecero parte della mostra ‘Generazioni’ dove c’era la partecipazione di grandissimi maestri che con il loro linguaggio hanno lasciato una traccia indelebile nella storia dell’arte contemporanea. In questa mostra si squadernano opere di Claudio Carrino, Gerolamo Casertano, Pippo Cosenza, Carmine Di Ruggiero, Antonio Izzo, Edoardo Ferrigno, Fabio Mariacci, Pietro Pezzella, Achille Quadrini, Myriam Risola, Gianni Rossi e Paolo Viterbini, che vanno da una razionalità di strutture compositive di matrice spiccatamente geometrica a una ricchezza inquieta e sottilmente emotiva di stesure cromatiche e di matrice astratto – geometriche. Senza soluzione di continuità e con una teoria di passaggi “intermedi” in cui la geometria non ostacola, ma asseconda il pulsare dell’emozione che soggiace, e al tempo stesso ne scandisce il ritmo, passaggi che dimostrano, in maniera plastica ed evidente, che i due poli opposti Astratto e Astratto geometrico o fuor di ‘metafora’, come Ragione e Sentimento e non sono in realtà né davvero opposti né tanto meno inconciliabili. Le opere si raccontano attraverso linee curve e sinuose stesure uniformi del colore che delimitano lo spazio e suggeriscono un fluire dell’essere, più concentrico che a tratti sembra alludere anche ad un universo alfabetico, più aperto ed eccentrico nella pittura che ci apre ad orizzonti visionari. Questi artisti raccontano il proprio ‘io’ attraverso le forme geometriche irregolari e policrome che si frastagliano in un proliferare che suggeriscono un ritmo inquieto e dinamico. Possiamo ammirare in queste opere una narrazione che si compone e si arricchisce di una complessità senza perdere il senso complessivo di equilibrio e armonia. Questo lo si evidenzia nella varietà tecniche fatta di stili, riferimenti e differenti reminiscenze avanguardistiche, che contraddistingue la ricerca di questi artisti, due cose accomunano e marchiano a fuoco il lavoro di ciascuno il rigore geometrico. E in tutti questi artisti il rigore si declina in variazione di temi e di forme, con un occhio sempre attento all’armonia e agli equilibri di colori e stilemi e alle loro infinite possibili combinazioni. Questa mostra nasce dall’incontro e dallo scontro di artisti con linguaggi diversi che si sono incontrati per raccontare il loro percorso artistico come un momento di ‘convivio’. È evidente che alla radice di tale modalità di costruzione e concezione delle opere ci sia una analogia e una derivazione diretta dalla lezione di Kandinsky, Mondrian e Malevic. Quello a cui assistiamo è il crearsi di una sorta di “equilibrio dal disequilibrio”: un equilibrio dinamico, inquieto, che restituisce alla tela un’idea di movimento, di dinamismo, e di tensione verso una possibile armonia. Difficile non scorgere in questo una metafora di come l’artista percepisca il mondo e le sue regole universali.