Cava de’ Tirreni e la protesta per l’ospedale: “Pochi? Ma è solo l’inizio”

Cava de’ Tirreni e la protesta per l’ospedale: “Pochi? Ma è solo l’inizio”. Lo scrive Simona Chiariello in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

È solo l’inizio. Il giorno dopo la manifestazione di piazza Abbro, organizzata a Cava de’ Tirreni dal Comitato Civico Antonio Civetta, se da un lato continuano le polemiche per la modesta partecipazione, dall’altro rappresentanti civici, associazioni ed operatori sanitari ribadiscono il loro impegno, mentre a fare rumore è il silenzio delle istituzioni ed in particolare dall’amministrazione comunale. «Il risveglio delle coscienze è iniziato – ribadisce Gerardo De Roda del Comitato Vietri Costiera D’Amalfi – il diritto alla salute prima di ogni cosa, il nostro ospedale non si tocca. L’abbiamo ribadito in tutte le lingue: chi finora ha speculato con la salute di 90mila persone incominci a pensare che le menzogne, le passerelle non si reggono più in piedi. I cittadini di Cava, Vietri e Costiera scesi in piazza hanno rappresentato questo. Nessuno ci potrà mai zittire, per una problematica che ha assunto i caratteri di un dramma sociale. È il tempo di dare risposte e soluzioni. Manifesteremo questo disagio finché non ci saranno date risposte certe. Grazie a tutti, alle persone vicine e lontane. La lotta per salvare la nostra dignità è solo iniziata».

A rispondere alle critiche lanciate da esponenti del movimento della Fratellanza ci ha pensato Paolo Civetta del Comitato Antonio Civetta: «La manifestazione è stata indetta da noi, siamo alle prime armi ma si cresce pian piano. Ricorso che quanto è stata organizzata da movimenti politici in piazza Abbro non c’erano più persone di ieri, anzi molte di meno. Siamo cittadini che hanno preso a cuore una lotta sacrosanta e che non si girano dall’altra parte, a differenza di tanti pseudo politici che dicono di amare Cava ma in concreto non fanno nulla».

E poi c’è l’associazione “Popolo bianco blu” che al di là delle divisioni calcistiche ringrazia ed invita i cittadini di Vietri e Costiera ad unirsi in lotta contro una politica sanitaria che vede Salerno come padrona, intenzionata a distruggere la storia del Santa Maria dell’Olmo.

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