Piano di Sorrento, l’addio di Sisa al giornalista Goffredo Locatelli
E’ morto Goffredo Locatelli , un giornalista serio e rigoroso. Lo abbiamo conosciuto a Piano di Sorrento , all’UNITRE, incontri che Lucio Esposito con Sara Ciocio han seguito e ripreso per Positanonews, dove fece anche un interessante corso di giornalismo, e ogni tanto ci chiedeva delle notizie quando qualche sua inchiesta toccava la Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana, leggeva anche Positanonews ed apprezzava il nostro lavoro. Ricordo che era preparatissimo sulla politica , non solo per la Campania, ma a livello nazionale, ha scritto dei libri esemplari su Amendola, poi fustigava la classe politica non poco “Mi manda papà” è stato un suo libro da leggere. Abbiamo appreso della sua morte da Sisa Rega , un pilastro dell’UNITRE carottese , che gli ha dedicato un toccante post
Una lettera ad un amico:Goffredo Locatelli.Tu sei stato un giornalista pieno di interessi,tenace,coraggioso,ti piaceva scrivere,consapevole della tua radicale umanità.Hai vissuto una vita intensa,ricca di emozioni,che ha contribuito a fare l’uomo che sei stato,onesto,sensibile e umano.Tu lasci ai tuoi figli,un’eredità inestimabile,un vento di parole scritte:I tuoi libri.Sono uno scrigno di sapienza di avventura dove racconti la storia del nostro Paese e dei suoi personaggi,con il coraggio dell’errante,che è il verbo del “vagabondo”del rischio della scoperta,del coraggio,della bellezza,del dubbio e della fede.Errare è anche il verbo di chi sbaglia,di chi è in crisi,dei labirinti,delle cicatrici delle esperienze!
I grandi uomini,nella sede dei valori occupano il primo posto!Mi inchino a questo grande cervello,perché questo è tutto quello che mi rimane!Arrivederci Goffredo,dove ti trovi hai di che scrivere!!!https://www.youtube.com/watch?v=fyIMaCI1-vk&ab_channel=PositanonewsTV
Giornalista e scrittore nato a Sarno (Salerno), dove il nonno Lorenzo, ufficiale dei Carabinieri, si stabilì provenendo da Bergamo.
Ha iniziato la sua carriera al quotidiano PAESE SERA dove fu assunto nel 1976 come praticante dal direttore Arrigo Benedetti, grande maestro di giornalismo. Ha poi avuto come direttori Aniello Coppola, Giuseppe Fiori, Andrea Barbato e Piero Pratesi.
Ha scritto anche per la DOMENICA DEL CORRIERE, ITALY ITALY, IL MONDO, IL GLOBO, L’ESPRESSO, PANORAMA, LA REPUBBLICA, IL MATTINO e, come inviato speciale, per i giornali del gruppo editoriale CLASS-MILANO FINANZA diretto da Paolo Panerai. E’ stato direttore del settimanale REPORTER e vicedirettore del quotidiano economico IL DENARO.
Per il comportamento professionale tenuto in occasione del terremoto in Irpinia del 1980 è stato insignito della medaglia al valor civile. Dalle sue cronache di inviato nelle zone devastate dal sisma nacque il suo primo bestseller “IRPINIAGATE-Ciriaco De Mita da Nusco a Palazzo Chigi” (Newton Compton, 1989). Una sua inchiesta su IL MONDO del 1986 servì per la prima volta a capire l’intreccio affaristico politica-terremoto. Nel 1987 rivelò su L’ESPRESSO che tredici membri della famiglia del presidente del Consiglio De Mita erano azionisti della Banca Popolare dell’Irpinia, istituto di credito attraverso il quale transitavano i fondi pubblici della ricostruzione. Per queste rivelazioni fu processato e assolto. Ha scritto inoltre: “MI MANDA PAPA’” (Longanesi, 1991),” MAZZETTE & MANETTE” (Pironti, 1993),” DUCE ADDIO” (Longanesi, 1994),”FINI” (Tea, 1996), “TENGO FAMIGLIA” (Longanesi, 1997), “IL SANGUE DEL VESUVIO” (Avagliano, 2000), “O.M.” (Denarolibri 2008).
Tutti i suoi libri sono stati recensiti dalla grande stampa nazionale e dalla Tv. Di alcuni hanno scritto il settimanale tedesco DER SPIEGEL e il quotidiano francese LE MONDE. Due sono conservati nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e in quella dell’Australia.
Ci sono piaciuti due post sul suo facebook che vogliamo riportare