Positano, dopo la morte di Fernanda revocato l’appalto ANAS per “ritardi e inadempienze” . Ora mettete i semafori con le telecamere!
Positano, dopo la morte di Fernanda revocato l’appalto ANAS per “ritardi e inadempienze” L’Anas ha proceduto alla risoluzione del contratto d’appalto con le imprese affidatarie degli interventi di bonifica dei fronti di roccia che sovrastano la statale amalfitana 163. Tutto questo a distanza di un mese circa dall’incidente mortale alle porte di Positano costato la vita a Fernanda una 17enne del posto proprio in uno dei tratti in cui vigeva il senso alternato di marcia per effetto dei lavori in corso che avrebbero dovuto concludersi a inizio settembre, come Positanonews evidenziò con un servizio sul posto. Non solo più volte è stato evidenziato che i lavori erano fermi e senza controlli, con chi passava con il rosso tranquillamente, documentato tutto con video, abbiamo denunciato il rischio di pericoli inascoltati . E ora per completare il vasto intervento di stabilizzazione dei costoni rocciosi incombenti sulla statale, nei territori comunali di Amalfi, Conca dei Marini, Furore e Positano, Anas dovrà espletare tutte le procedure amministrative necessarie alla ripartenza dei lavori con diversa impresa esecutrice. «Tale riavvio avverrà, come di consueto, nel rispetto assoluto dei tempi tecnici e di Legge previsti» fanno sapere dall’ente che gestisce la strada statale 163 Amalfitana, lungo la quale, alla fine dello scorso anno, era stato avviato l’intervento di consolidamento dei dei costoni rocciosi. Nel dettaglio, i lavori, finanziati dalla Regione Campania per 5,5 milioni di euro e attuati da Anas, constano in attività di ispezione, bonifica e disgaggio di parti instabili dei costoni, nell’apposizione di reti in aderenza e nella installazione di reti paramassi sui versanti a monte e a valle della statale. L’obiettivo dell’intervento era quello di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico nell’intera area, costituita da territori fragili. «Relativamente a tale intervento, si sono svolte numerose riunioni tecniche ed incontri congiunti con la Regione Campania e le municipalità coinvolte – spiega Anas in una nota – nelle quali Anas ha costantemente rappresentato che, per una serie di concause principalmente ascrivibili all’appaltatore, le lavorazioni non procedevano in aderenza con il cronoprogramma». Dopo aver più volte sollecitato il cartello di imprese appaltatrici affinché si imprimesse un’accelerazione alle attività e aver emesso tassative prescrizioni con l’obbligo dell’appaltatore ad adempiere nel pieno rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in materia di appalti Anas ha provveduto, per grave ritardo e grave inadempimento, alla risoluzione del contatto d’appalto. Relativamente a ciò – spiegano da Anas – si stanno già espletando tutte le procedure amministrative necessarie alla ripartenza dei lavori con diversa impresa esecutrice; tale riavvio avverrà nel rispetto assoluto dei tempi tecnici e di legge previsti. «Contestualmente – conclude la nota – Anas è già al lavoro per procedere a puntuali interventi di messa in sicurezza …”. Assolutamente indispensabile mettere ALMENO SUI SEMAFORI la previsione di telecamere, chiediamo ai comuni di inviare con una pec, e magarli renderla nota alla stampa, questa semplice e ovvia richiesta, dopo tutto quello che è successo. Si dovrebbe prevedere dal Ministero, Regione Salerno, provincia di Salerno e tutti i comuni che in lavori almeno sulla S.S. 163 , e almeno sui semafori, sia necessario e obbligatorio mettere dei semafori . Questo spetta anche all’ANAS , CHE DEVE PREVEDERE NEI CAPITOLI DI APPALTO ESPRESSAMENTE QUESTA VOCE. Su sei milioni di euro, spenderne poche migliaia per salvarci la vita pensiamo si possa fare .Grazie