Turismo 2022, esodo dei lavoratori stagionali verso altre occupazioni.
E’ quanto hanno evidenziato il quotidiano La Stampa e la società per il lavoro, Orienta . Di fronte alle tante incertezze di un lavoro sempre più precario, in migliaia lasciano il turismo preferendo l’industria. Si abbandona per collocarsi nelle aziende del manifatturiero col risultato che negli hotel e nei ristoranti manca personale.
Altro che Reddito di cittadinanza! Quello che si sta registrando nel settore del turismo è un vero e proprio esodo di lavoratori stagionali verso nuovi orizzonti. Un fenomeno in forte crescita proprio in queste settimane. A migliaia stanno lasciando le attività del turismo stagionale per collocarsi nelle aziende del manifatturiero col risultato che negli hotel e nei ristoranti manca personale. Un vero e proprio allarme, in vista della stagione turistica 2022, evidenziato in un articolo pubblicato anche dal quotidiano La Stampa e confermato dalla società per il lavoro Orienta. Quest’ultima in forte difficolta nel reperire 150 addetti in tutta Italia (Camerieri di sala, cuochi, aiuto cuochi e cameriere/i ai piani) da inserire per la stagione 2022 per conto di importanti strutture turistiche di categoria superior 4 e 5 stelle della sponda veronese del Lago di Garda. A pesare sulle scelte di migliaia di lavoratori sono probabilmente le incertezze legate ad un lavoro, quello stagionale del turismo, sempre più sfruttato, con stipendi da fame e periodi di impiego sempre più corti e precari. Oltre alla insicurezza e gli ormai stabili stop e go, a seconda delle esigenze dell’imprenditore, ulteriori difficoltà si registrano per le integrazioni Inps ed un periodo di disoccupazione NASpI sempre più ridotto. – 19 novembre 2011 – salvatorecaccaviello.
Fonte: Tutto Lavoro 24.it