Addio a Romolo Ercolino, oggi Positano è meno verticale
Oggi Positano dice addio a uno dei suoi figli più colti l’Architetto Romolo Ercolino, libero professionista, attività didattica svolta presso l’Università degli Studi della Calabria e Seconda Università degli Studi di Napoli, che si è dedicato durante la sua carriera a studi e ricerche storiche sulla Divina Costiera, è stato socio dell’Archeo club, del Centro di Cultura e Storia Amalfitana e del Rotary Club Costiera Amalfitana. Di lui ricordo, tra i tanti, il testo edito da Nicola Longobardi nel 2009, “Positano – La Città Verticale”, uno dei più belli e completi sulla storia di questo Paese che insieme a “Monografia della Città di Positano” di Errico Talamo e “Storia di Positano” di Giuseppe Vespoli dovrebbe far parte della libreria personale di ogni cittadino positanese e non solo. È un’historia loci appassionata e colta che va dai primi insediamenti arcaici a episodi di storia contemporanea, racconta l’arte figurativa che ha eletto a sua musa ispiratrice la Città della Pistrice, così come di romanzieri e di musicisti fino alla meno prosaica ma non per questo meno importante arte culinaria. Non pretende di essere un’opera completa sebbene vanti collaboratori come Angelo Pesce e Salvatore Ferraro, ma vuole infondere in chi la legge l’amore per questo territorio, un amore quello che aveva e, se permette, ha ancora Romolo Ercolino, perché persone come lui non scompariranno mai, che ha la delicatezza, la profondità, l’acume e l’eleganza dei quadri che Maurits Cornelis Escher ha dedicato a questa città. Romolo Ercolino cita Astolphe de Custine che nel 1830 scrive: “In questi paesaggi incomprensibili solo il mare è orizzontale, e tutto ciò che è terra ferma è quasi verticale”. L’architetto Carlo Farroni scrive che “L’architettura è un sogno, la geometria il suo racconto, il manufatto la realizzazione del sogno, l’architetto colui che racconta i sogni”, Romolo Ercolino, come il collega, ha saputo raccontare questo sogno che tanti uomini e donne nei secoli hanno saputo realizzare, un sogno verticale che ha incantato Giovanni Boccaccio, sedotto Michael Semenoff e fatto scrivere a John Steinbeck: Positano è un posto di sogno che non vi sembra vero finché ci siete ma di cui sentite con nostalgia tutta la profonda realtà quando l’avete lasciato. Oggi Romolo Ercolino non lascia la sua Positano ma è entrato per sempre a far parte di questo sogno.
di Luigi De Rosa
Romolo Ercolino, architetto