Arte Contemporanea. Maurizio Bonolis e la “digital art”.
Articolo di Maurizio Vitiello – La “digital art” secondo Maurizio Bonolis.
Di solito, il sociologo s’avvede del futuro mentre il critico d’arte comprende e valuta con varie ragioni gli artisti di qualità, che operano seguendo i vari codici linguistici scelti.
Bisogna essere consapevoli e determinati per afferrare i sensi espressi dall’arte contemporanea.
Nonostante i vari momenti di “lockdown” alcuni artisti hanno proseguito a lavorare negli studi e, tra questi, Maurizio Bonolis ha intensificato i suoi motivi di ricerca, grazie alla “digital art.
Altri, invece, si sono arenati, hanno ceduto al passo della depressione
Essere “in onda” con la vita è essenziale per chi è creativo, ma non tutti gli artisti rispondono allo stesso modo, vuoi per stanchezza, vuoi perché non hanno più nulla da dire.
La presenza artistico-visiva di Maurizio Bonolis ha un suo specifico spessore e una sua intensità, che incontra qualità espressive in termini congruenti e intensi.
Certamente, traspare una forte sensibilità cromatica.
Le incursioni su campi volutamente astratti, tra quelli segnici, geometrici e informali, vanno al di là della materia sottilissima e tutte le disposizioni cromatiche esaltano un “corpus” di lavori di tenace forza attrattiva.
Ho visto i suoi lavori e ognuno è misura equilibrata e calibrata di una ricerca disciplinata, bilanciata su matrici astratte e confortata da declinazioni geometrico-spaziali.
Ogni opera è sintesi di un attento comporre e ripercorrere l’arte contemporanea nelle sue più variegate versatilità concludenti.
In una manifesta programmazione tematica i risultati raggiunti mostrano dosaggi di tagli geometrici, segmenti attenti, accenti segnici e campiture cromatiche, nonché riparti e riporti di atmosfere psicologiche.
Con un lavoro seriamente regolato, seppur molto appartato nel suo spazio napoletano, è attento alle novità delle tendenze e corrobora un suo personalissimo elenco di prove.
Da un’attenta lettura, nonché da una precisa disamina, si comprendono che le sue controllate stesure col “mouse” riprendono una creatività sorgiva, intelligente e sempre tesa a profili futuri.
Maurizio Vitiello