Il prof. Mario Russo in un ricordo di Claudio d’Esposito, presidente Wwf Terre del Tirreno.
6 dicembre 2021 | 08:23
CIAO MARIO!
Col professore Mario Russo va via uno dei cardini della nostra Sorrento e della Penisola Sorrentina tutta.
Con lui perdiamo un grande uomo di cultura, ma soprattutto un passionario della sua terra che, con l’immutata curiosità di un bambino e l’esperienza di un navigato studioso, ha cercato da sempre di esplorare e indagare, collegando i secoli trascorsi ai giorni nostri e le cause agli effetti, nell’intento di far conoscere a tutti le sue scoperte, con la capacità affabulante e la dialettica che lo distingueva, volutamente intercalata da colorite espressioni “napoletane” a sottolineare, sempre, le sue radici.
Del professore Mario Russo resterà in tanti di noi un bel ricordo, che durerà nel tempo perché, come diceva Paola Zancani, “tutto scompare ma non del tutto”.
Porto con me i ricordi personali delle affettuose chiacchierate che sono riuscito a rubare al suo prezioso tempo, ficcandomi spesso clandestinamente nel suo studiolo, appena svoltato a destra al piano terra del museo: lui era lì seduto alla scrivania innanzi al monitor, con una fioca lampada, circondato e incorniciato da libri, tomi e pubblicazioni dell’archivio storico.
Era un piacere incontrarlo. Ai piani alti del Museo c’erano gli uffici del direttore e la segreteria, ma la vera anima del Museo Correale era tutta nella biblioteca… su quella scrivania!
Era sempre disponibile, schietto e premuroso e mi confessò, un giorno, che ormai aveva poco tempo per guidare le persone alle molteplici visite che gli si chiedeva di fare. La sua era una “corsa contro il tempo” per scrivere il più possibile e lasciare, nero su bianco, la possibilità a tanti di fruire delle sue conoscenze! Aveva paura e ansia di non riuscire a portare avanti i suoi studi, come quello relativo alla Cattedrale di Sorrento nel IX-X secolo.
Col WWF Penisola Sorrentina il sodalizio col professore Mario Russo fu immediato e ancor più saldo grazie alla passione dell’allora responsabile Andrea Fienga che, anche dopo l’esperienza ambientalista, non ha mai smesso di collaborare con Mario raccogliendone preziose eredità.
Nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio culturale e artistico del nostro territorio col WWF nel 2005 pubblicammo il prezioso volume “META mure e volte”, che fece da apripista ad una riuscita manifestazione dal titolo “Meta porte aperte”. Dedicata alla riscoperta del centro storico con l’intento di trasmettere ai cittadini una visione partecipata della tutela del paesaggio e, alle nuove generazioni, l’amore per il proprio paese e quello stesso senso di appartenenza con la speranza di formare i futuri custodi del territorio.
Negli ultimi tempi bui per la penisola sorrentina, segnati dalla frenesia edilizia e dal business di Boxlandia, Mario non ha mai taciuto la sua voce critica e premurosa per le sorti della sua terra. Dietro le pietre, i muri e le volte Mario indagava e svelava, assieme alla storia nascosta, anche l’anima più profonda del territorio e della sua gente.
Nel 2009 il WWF pubblicò “Sorrento – Edifici pubblici, case private e tabernae tra età ellenistica e tardo-antico lungo due assi viari” con l’intento del prof. Mario Russo di far conoscere l’importanza del centro storico di Sorrento e di quanto è presente al di sotto di esso ed essere da sprone alla tutela di un bene prezioso.
Accade spesso, infatti, che nella completa ignoranza dell’immenso valore storico-artistico delle testimonianze archeologiche del nostro territorio si finisca per violentarle, danneggiarle o, nella migliore delle ipotesi, occultarle.
La voce autorevole di Mario di denuncia, senza peli sulla lingua, in ogni occasione in cui ce ne era necessità, è forse la caratteristica che più ho apprezzato e che più mi legava all’uomo libero, prima ancora che all’archeologo Mario Russo, che non si faceva problemi a manifestare la sua indignazione o lo sdegno, riuscendo spesso a correggere le azioni dei politici.
“Se guidata dal buon senso l’autorità è seria, ma quando il potere dimostra di essere ignorante e arrogante bisogna lottare” – dichiarò in un’intervista.
Se in tanti oggi, cittadini, turisti e appassionati, possono fruire di uno dei luoghi naturali più affascinanti, incantevoli e ricchi di storia e suggestioni dell’intera penisola sorrentina, lo dobbiamo al prof. Mario Russo: se il sito archeologico della Regina Giovanna fu infatti sottratto ai gesuiti e acquistato dal comune, divenendo un bene pubblico per l’intera collettività, lo si deve all’intercessione di Mario con l’allora sindaco di Sorrento Marco Fiorentino.
Su quegli stessi scogli restano tanti ricordi di piacevoli conversazioni, scambiate mentre ci si accingeva ad intraprendere, “lento pede”, la faticosa risalita.
Mario amava la sua terra, Sorrento era il suo paese di elezione. Ma da tempo non vedeva più la sua Sorrento ideale e la cercava sottoterra naufragando, nonostante si considerasse un uomo di mare, nel mare della ricerca e della storia!
Il caro Mario Russo ci lascia tanti ricordi, tanti scritti e un’eredità difficile da raccogliere ma, soprattutto, ci lascia tutti un po’ più orfani.
Con l’associazione WWF Terre del Tirreno mi stringo in un fortissimo abbraccio ai familiari del caro Mario e a tutti quelli che l’anno voluto bene e stimato e ne sentiranno ora l’inevitabile mancanza. – Claudio d’Esposito – Wwf Terre del Tirreno