Avrebbe compiuto 18 anni il 23 dicembre, il ragazzo di Ischia morto la scorsa notte in un incidente avvenuto sulla litoranea tra Casamicciola e Lacco Ameno, all’altezza dell’eliporto. Manuel Calise, studente del Liceo statale, sportivo e calciatore di una squadra dilettantistica dell’isola, stava tornando a casa sulla sua moto Sh Honda, quando si è scontrato con una Fiat Panda che, procedendo nel tragitto verso Ischia porto, percorreva la corsia opposta.
L’impatto è stato terrificante, con conseguenze devastanti: il casco è finito chissà dove, il ragazzo è stato sbalzato dal sellino a metri di distanza, ed è finito oltre la balaustra che delimita il marciapiede sul lato del mare, prima di schiantarsi sulla scogliera sottostante. I sanitari del 118 sono arrivati in breve tempo sul posto insieme a polizia e carabinieri, ma non c’era più niente da fare. Per recuperare il corpo esanime i vigili del fuoco hanno impiegato più di tre ore. Scene strazianti. L’auto, nel frattempo, si era ribaltata su una fiancata proseguendo per inerzia la corsa per un bel po’ sull’asfalto viscido: il conducente se l’è cavata con lievi ferite. Su disposizione del magistrato di turno è stato denunciato per omicidio stradale. In ogni caso a carico del giovane che guidava la Panda, da quanto si è appreso, non sono state mosse ulteriori accuse: non solo è risultato negativo al test alcolemico ma avrebbe provato anche a intervenire per dare aiuto alla vittima.
Dopo il sequestro dei veicoli, le indagini proseguono per provare ad accertare la dinamica dei fatti, in attesa ovviamente di conoscere gli esiti dell’autopsia. Si è trattato dell’ennesima «fatalità», in una curva notoriamente pericolosa, a ridosso dell’area da dove decollano gli elicotteri del pronto soccorso, non lontano dall’ospedale Rizzoli? Si è verificata una perdita di controllo sul manto scivoloso, per l’eccessiva velocità di uno dei due mezzi? Interrogativi su interrogativi si inseguono. Ed è possibile che l’incidente sia avvenuto per un colpo di sonno?
Le immagini della scena raccapricciante sono state diffuse dai social non molti minuti dopo: la moto distrutta, sfasciata in più punti; l’utilitaria ferma su una fiancata, priva di una ruota. Le foto hanno risparmiato il giovanissimo corpo insanguinato di Manuel Calise, volato via letteralmente, disarcionato dallo scooter in una sventagliata di frammenti di plastica e lamiere che gli uomini della scientifica della Polizia hanno infine repertoriato in dettaglio.