Sorrento città plastic free con mille palloncini nel blu.
Ancora una volta si predica bene e poi si razzola male, è quanto evidenziano cittadini e ambientalisti. All’indomani delle innumerevoli manifestazioni finalizzate a relegare la nostra città un ruolo da capostipite dei comuni plastic free della Campania,diverse centinaia di palloncini sono stati liberati nel cielo in occasione dell’inaugurazione delle Giornate Professionali del Cinema. Una dispersione di plastica che andrà a contaminare sia il territorio che il nostro mare. Il forte disappunto del Presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito.
Sorrento – In questi mesi la cittadinanza ha avuto modo di apprezzare il notevole sforzo portato avanti, con una serie di manifestazioni, da parte della nuova Amministrazione comunale, per rendere Sorrento una città plastic free. Ovvero,un impegno da parte del Comune, ma soprattutto dei cittadini ,nella gestione più possibilmente corretta dei materiali in plastica. Un prodotto ormai da anni utilizzato in diversi ambiti che seppure ha contribuito a migliorare la qualità della vita attualmente , in particolar modo con le plastiche monouso, rappresenta tuttavia uno degli elementi maggiormente inquinante delle acque e di altri ecosistemi. Pertanto una gestione intelligente dei prodotti plastici incide in maniera rilevante sul mantenimento della salute del nostro pianeta e quindi sul futuro delle nuove generazioni. Anche a causa del varo di un’ordinanza da parte del Comune che relega la nostra città tra le prime in Italia a limitare l’uso di plastica e di bioplastica monouso, imprese e cittadini , già da tempo si sono adoperati nel praticare azioni efficaci orientate in tale direzione. A tale proposito, più volte in questo periodo, si è evidenziato che gli strumenti normativi contro l’usa e getta sono efficaci soltanto con la collaborazione di tutti.
Ebbene, tali buoni propositi e senz’altro tante concrete iniziative, sembrano essere state vanificate l’altra sera in Piazza Tasso in occasione della inaugurazione delle Giornate Internazionali del Cinema. Quando nel corso della cerimonia sono stati liberati in cielo una moltitudine di palloncini colorati. destinati poi ad inquinare le nostre colline ed ulteriormente il nostro mare. Uno spettacolo per molti senz’altro da ammirare, ma che in modo concreto andava contro tutti i buoni propositi evidenziati in questi mesi per rendere il territorio plastic free. Oltre alla disapprovazione di quella parte della cittadinanza più sensibile alle tematiche ambientali si è registrato il totale dissenso da parte delle associazioni ambientaliste presenti sul territorio. In particolar modo ci è andato giù duro , Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno che in un suo intervento ha evidenziato:
“Una enorme dispersione di plastica che andrà a contaminare non solo il territorio del comune di Sorrento ma, col vento, il mare e i boschi di tutta la penisola… e anche oltre!
Perché i palloncini “volando” valicano spesso anche i confini di regioni e stati. Evitarne il lancio sarebbe stato un segnale di civiltà e di sobrietà, oltre che di rispetto della Natura.
I danni che provocano questi palloncini liberati nell’aria sono molteplici: essi appaiono belli e colorati mentre salgono su ma, quando ritornano giù, finiscono per causare gravi danni ambientali trasformandosi in una minaccia letale per gli animali che finiscono intrappolati nei loro fili o ingeriscono pezzi di palloncino scambiandoli per cibo.
Non si può gettare un palloncino sgonfio per terra, però è possibile rilasciare centinaia o addirittura migliaia di palloncini in cielo senza commettere un illecito? È un controsenso, perché quei palloncini tornano comunque ad inquinare l’ambiente, raggiungendo spiagge e coste.
Insomma – conclude d’Esposito – per un settore del CINEMA, che spera nella sua imminente ripresa, lo “spettacolo” andato in onda stasera è stato davvero triste!
Infine il Wwf evidenzia alcuni motivi per i quali evitare il lancio dei palloncini vero il cielo.
1) Sono composti da plastica morbida che, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura come quella delle bottiglie.
2) Possono essere trasportati dal vento per lunghe distanze, ma prima o poi scoppiano e finiscono a terra o nel mare dove, col tempo si degradano diventando microplastiche che vengono ingerite più facilmente dagli animali e possono entrare a far parte della catena alimentare.
3) I fili a cui sono legati i palloncini possono essere una trappola mortale per gli animali.
4) Secondo una ricerca, i pezzi di palloncini costituiscono l’80% dei rifiuti trovati dentro lo stomaco delle tartarughe marine analizzate.
5) I palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per uccelli marini, tartarughe e foche.
6) La pratica di liberare palloncini in cielo è un enorme spreco di elio, una risorsa non rinnovabile usata a scopo medico. L’elio, infatti, non serve solo a gonfiare palloncini, ma ha il ben più importante utilizzo di raffreddare i magneti superconduttori degli scanner MRI (per le risonanze magnetiche), grazie alla sua insostituibile caratteristica di avere il punto di ebollizione più basso.
Insomma una serie di motivi per evitare tale pratica in futuro, circa la quale l’ Amministrazione guidata dal Sindaco Coppola , visto anche il concreto impegno in tale direzione, dovrà e sicuramente saprà prendere i giusti provvedimenti. – 01 dicembre 2021 – salvatorecaccaviello