Alla Mennola “Il Malato Immaginario” di Molière riscritto da Antonello De Rosa

28 gennaio 2022 | 12:01
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Alla Mennola “Il Malato Immaginario” di Molière riscritto da Antonello De Rosa

In scena la riscrittura del IL MALATO IMMAGINARIO di Molière in pieno rispetto delle normative anti-covid.
In scena, sabato 29 e domenica 30, la pièce teatrale tratta dalla commedia di Molière, “Il malato immaginario”. La location, il teatro La Mennola, ospiterà la compagnia stabile di Scena Teatro, Carlo Simeoni, Teresa Massaro, Gennaro Rosa, Renato Rescigno, Rosanna De Bonis, Mario Vietri, Rosalia De Blasio, Franca Guarino e Maria Mazziotti. Il regista, nonché timoniere, Antonello De Rosa invita la cittadinanza a non avere paura del teatro, poiché, “oggi” dice “esso è il luogo più sicuro.” De Rosa trova inconcepibili le conclusioni adottate da qualche “teatrante di terz’ordine”, così li definisce, nel fermare autonomamente le messe in scena. “Trovo gravissimo tutto questo” dice il regista “il male viene provocato dall’interno con la scelta di qualche teatrante amatore, che stoppa gli spettacoli. Ma perché far passare questo messaggio?! In teatro siamo controllati e soprattutto il rischio contagio è bassissimo. Il teatro è il luogo più sicuro. Io non mi fermo, anche perché vivo di questo!” Ed è per questo che gli attori reciteranno con la mascherina, proprio per garantire il pieno rispetto delle regole in un luogo, come il piccolo teatro La Mennola, dove gli attori ed il pubblico non hanno lo spazio necessario per garantirne il distanziamento. De Rosa non si perde d’animo e soprattutto non cancella nessun impegno. “Il teatro continua! Si adatta” chiosa il regista “consapevoli del fatto che il teatro non si può fare con la mascherina, ma il tempo che viviamo ci impone, ancora cautela. Ma in questo cautelarci dobbiamo comunque vivere e lavorare. Per questo, in questo spazio così piccolo ho voluto cautelare i mei attori (io ho la responsabilità di quasi 300 persone che fanno parte della famiglia di Scena Teatro e non posso essere leggero) e al contempo proteggere il pubblico. Ripeto io vivo di Teatro e non posso fermarmi più”
Ed è così che nonostante il clima austero, dovuto alla pandemia e alla paura dei contagi che ormai alberga in ogni individuo, Scena teatro prosegue nell’onorare, con ogni forma di tutela, il cartellone prefissato.