Positano, l’opposizione si chiede: “Che ne sarà della nostra banchina?”

24 gennaio 2022 | 17:00
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Positano, l’opposizione si chiede: “Che ne sarà della nostra banchina?”

Positano, l’opposizione si chiede: “Che ne sarà della nostra banchina?”. “Ricordate cosa è successo qui nel 2021? – chiede Gabriella Guida, capogruppo della lista Su Per Positano, che forma l’opposizione al Comune della città verticale – I cittadini positanesi conoscono le condizioni in cui versa la banchina di Positano da anni. Hanno potuto verificare il disinteresse di questa amministrazione e di quella che l’ha preceduta nei confronti di un punto strategico del nostro territorio, la porta d’ingresso per quanti provengono dal mare”.

“Pur sedendo sui banchi dell’opposizione abbiamo cercato di essere propositivi, nella prospettiva di ridare dignità a questo luogo. Per questo abbiamo avuto diversi incontri in Regione, per cercare di comprendere che cosa avesse determinato lo stato di abbandono e come risolvere la situazione. La Regione ci ha detto che a breve dovrebbero partire interventi pubblici decisi dalla sola Regione, dato lo scarso interesse dimostrato dagli amministratori di maggioranza. L’astio presente dai nostri amministratori comunali e quelli regionali, che purtroppo è noto a tutti, sta facendo perdere occasioni al nostro paese, che non potremo più recuperare”, aggiunge.

“In ogni caso, il lassismo è relativo solo alle condizioni in cui versa la banchina. Degni di attenzione sono, invece, gli interessi che gravitano intorno. La giunta comunale, con la delibera numero 182 del 17 dicembre 2021 ha infatti dimostrato qual è l’esclusivo interesse che ha per la banchina: le concessioni. A partire dalla stagione turistica 2022, il comune e non più la Regione deciderà a chi attribuire le cabine da installare, a chi trasferirle e a chi negarle. Questo è l’unico intervento che sono stati in grado di concepire. Dei grandi progetti futuristici resta poco e niente. Positano si prepara all’inizio della stagione, mentre l’amministrazione di preoccupa solo dei soliti interessi. Pensando ai grandi disagi subiti, ci chiediamo: che ne sarà della nostra banchina?”, conclude.