Sorrento, sequestrati gli stabilimenti al Lido San Francesco
Con una operazione congiunta tra Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, la Capitaneria di Porto e la Polizia Municipale di Sorrento , con l’ausilio di un tecnico comunale, si è proceduto alla verifica e successivo sequestro, dei manufatti abusivi realizzati su suolo demaniale. Le stesse strutture furono oggetto di ulteriore sequestro già nella primavera del 2017 a seguito di varie segnalazioni da parte delle Associazioni .
Sorrento – Nella mattinata di oggi dopo una ispezione lungo il litorale San Francesco, gli uomini della Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, la Capitaneria di Porto e la Polizia Municipale di Sorrento , con l’ausilio di un tecnico comunale, hanno proceduto alla verifica su manufatti abusivi realizzati su suolo demaniale presso gli stabilimenti balneari Peter’s Beach, Leonelli Beach, Marameo e Bagni Salvatore, procedendo al sequestro degli stessi. Oltre a strutture fisse illegittime su suolo demaniale, gli stabilimenti oggetto di dell’odierno sequestro, nel corso degli anni , hanno occupato anche il vecchio percorso comunale che collegava Marina Piccola con il Ninfeo del Sito archeologico sottostante l’Hotel Bellevue Syrene.
Quella della illegittimità delle strutture a Lido San Francesco e la riattivazione del vecchio percorso pedonale, è stata da sempre una battaglia del Movimento Civico “Conta anche Tu”. Il cui coordinatore Francesco Gargiulo in sinergia con altre associazioni come VAS (Verdi Ambiente e Società),La Grande Onda, I Cittadini contro le mafie e la corruzione, che da tempo si battono contro le illegalità e la tutela del territorio sorrentino, più volte hanno evidenziato ad Autorità ed Enti istituzionali preposti nonché all’Autorità Giudiziaria. Soprattutto a seguito di una anomala inerzia rappresentata nel corso degli anni dalle varie Amministrazioni comunali che si sono succedute al Palazzo di Piazza Sant’Antonino. In particolare, la riattivazione del vecchio percorso comunale, nonostante segnalazioni e denunce è continuata ad essere in modo inspiegabile una vicenda caratterizzata da una anomala inattività da parte degli Uffici comunali preposti. L’antica stradina tuttora continua ad essere occupata da una serie di strutture, appartenenti agli stabilimenti balneari , nonostante il costante lavoro svolto dalla Magistratura, a seguito delle segnalazioni da parte di Francesco Gargiulo e delle altre Associazioni. Con il sequestro odierno bisogna tuttavia ricordare che nella primavera 2017, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dispose già allora il sequestro degli stabilimenti balneari del litorale San Francesco. In seguito però, affinché non fosse compromessa la stagione balneare ed l’occupazione dei dipendenti degli stabilimenti, dalla Procura fu consentito ai gestori di riprendere l’attività concedendo una proroga a seguito del rilascio da parte del Comune di Sorrento del permesso a costruire in sanatoria, con validità fino al 31.12.2020.
Permettendo in tal modo l’inizio dei lavori di ripristino dello stato dei luoghi a conclusione della stagione balneare. “Fermo restante l’obbligo del ripristino dello status quo-ante ai sensi dell’art.49 del Codice della Navigazione da parte dei Concessionari, con l’impegno di concordare con l’Amministrazione Comunale la presentazione di un progetto complessivo per l’intera area “, si leggeva nel permesso rilasciato dal Comune – Volto all’esecuzione/ripristino di un percorso pedonale o carrabile con piccoli veicoli, di sicurezza, postico agli stabilimenti balneari, per il collegamento tra la Piazza Marinai d’Italia ed sito Archeologico sottostante l’Hotel Syrene. Garantendo, tra l’altro, anche un facile accesso ai mezzi di soccorso della Protezione Civile in caso di calamità naturale. Purtroppo con l’inizio dell’ennesima stagione balneare (2019) le Associazioni, capeggiate da Francesco Gargiulo, fecero rilevare di nuovo sia alla Magistratura che al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, della Direzione Marittima di Napoli, che tali lavori, nonostante l’intervento a loro favore, da parte della Procura della Repubblica, non risultavano avviati. Ovvero che gli abusi non erano stati demoliti con il ripristino dello stato dei luoghi, e pertanto anche la conseguente scadenza del permesso a costruire. Oggi l’ennesimo sequestro che dovrebbe portare, a questo punto, anche alla revoca delle concessioni. Si spera tuttavia che l’ennesima iniziativa da parte della Magistratura si possa finalmente raggiungere un risultato concreto, con l’augurio che oltre a vedere imposto il rispetto delle regole, la cittadinanza sorrentina possa finalmente usufruire della vecchia passeggiata al lido San Francesco. – 13 gennaio 2022 – salvatorecaccaviello