Sorrento,per il taglio della quercia alla Pineta Le Tore, il Wwf chiede chiarimenti al Comune.
Per la nota Associazione ambientalista si è attuato un ingiustificato attentato al patrimonio arboreo ed al paesaggio del Comune di Sorrento. Si è chiesto pertanto un intervento atto ad accertare se per il taglio effettuato sussistevano tutte le autorizzazioni necessarie rilasciate dagli enti sovraordinati preposti, individuando eventuali responsabili e applicando tutte le sanzioni previste dalle normative vigenti. Pertanto se il taglio in questione è stato operato senza alcuna autorizzazione e in assenza di nulla-osta relativo, costituisce reato anche ai sensi di quanto prescritto dall’art.734 C.P. –
Sorrento – Non ci stanno a rimanere con le mani in mano le associazioni ambientaliste, di fronte all’ennesimo ed indisturbato scempio ambientale apportato al paesaggio e al patrimonio arboreo della penisola sorrentina. Dopo l’inspiegabile taglio della grossa quercia che nel corso dei decenni era cresciuta a confine con la pineta, lungo il percorso carrabile che porta verso la Malecoccola, il Wwf Terre del Tirreno ha chiesto spiegazioni al Comune circa quello che da più parti è stato indicato come un vero e proprio scempio apportato al patrimonio arboreo del territorio comunale. All’indomani dell’assurda operazione, che sembrerebbe ancora una volta passata senza nessuna reazione da parte delle autorità preposte alla vigilanza lungo il territorio, il presidente della nota Associazione ambientalista,con una nota inviata al Sindaco, Massimo Coppola, al Comando della Polizia Municipale, all’Assessore preposto e al Responsabile del Verde Pubblico, ha chiesto un intervento atto ad accertare se per il taglio effettuato sussistevano tutte le autorizzazioni necessarie rilasciate dagli enti sovraordinati preposti, ad accertare ed applicare tutte le sanzioni previste dalle normative vigenti. A tale proposito si ricorda che il Comune di Sorrento è dotato di un Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo che disciplina la materia; ai sensi dell’art.146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – D.lgs. 22/01/04 n.42 – ogni intervento che modifichi il paesaggio necessita del parere preventivo della Soprintendenza. Pertanto se il taglio in questione è stato operato senza alcuna autorizzazione e in assenza di nulla-osta relativo, costituisce reato anche ai sensi di quanto prescritto anche dall’art.734 C.P. che definisce la relativa ammenda pecuniaria.
Nella nota, inviata tra l’altro anche ai Carabinieri Forestali di Castellammare di Stabia ed al Parco Regionale dei Monti Lattari, si ribadisce, ancora una volta, che l’intero territorio del Comune di Sorrento ricade nell’ambito di efficacia del Piano Urbanistico Territoriale per l’Area Sorrentino-Amalfitana statuito con la L.R. n. 35/87e che con il taglio della pianta, si è di fatto attuato un ingiustificato attentato al patrimonio arboreo ed al paesaggio del Comune di Sorrento. L’area, inserita nell’inventario frane, è classificata dall’Autorità di Bacino Destra Sele, a Pericolosità Frana elevata (P3) e Rischio Frana elevato (R3).
Inoltre il sito ricade all’interno dell’area SIC (sito di importanza comunitaria) ZSC con Dec. 21 maggio 2019 denominata “Costiera amalfitana tra Nerano e Positano” IT8030006 dove, per qualsiasi intervento potenzialmente capace di limitare la naturalità del sito, è richiesta una VIA(valutazione di incidenza ambientale). – L’albero abbattuto, un esemplare di Roverella (Quercus pubescens) con una circonferenza del fusto di 240 cm e un’età di oltre 80 anni, era visibile anche da lontano e faceva parte integrante del paesaggio, godeva di ottima salute e non erano presenti fattori di degrado naturali e segni sospetti di infezioni e/o patogeni. L’esemplare era stato sottoposto a tagli di capitozzatura, come apportati ad altri esemplari di giovani querce, posti immediatamente a valle della stradina dove vegetava la pianta in questione, causandone la morte ed il successivo abbattimento da parte di ignoti.
La grande quercia era da diversi anni sotto osservazione da parte del Wwf, in quanto si era potuto constatare che, per la sua posizione a bordo della stradina, costituiva una
sorta di “impaccio” al transito di autoveicoli e camionette e, per tale motivo, sarebbe stata a “rischio
taglio”, come poi avvenuto. – 20 gennaio 2022 – salvatorecaccaviello